L'appello dei volontari, a Bolzano decine di minori e famiglie senza un tetto
Moltissime le richieste ai volontari della Casa d'inverno
BOLZANO. «Decine di minori e famiglie a Bolzano ancora senza tetto e costrette a vivere in strada. Nonostante la struttura invernale recentemente inaugurata a Bolzano, sostenuta da un'iniziativa privata, decine di persone devono ancora dormire per strada. Si tratta di donne, bambini e minori. E le notti sono amaramente fredde». Lo denunciano i volontari e le volontarie che gestiscono la Casa d'inverno, che hanno ricevuto moltissime richieste.
L'appello rivolto a Comune e Provincia è di approntare in breve tempo un piano di accoglienza per «ridare dignità a tutte le persone ancora costrette a dormire all'addiaccio». «Negli ultimi giorni più di 40 persone hanno dormito nella struttura invernale di Bolzano gestita da volontari. Ma il bisogno è molto più grande. Nella serata di apertura (martedì 10 dicembre) due famiglie che non erano sulla lista hanno chiesto di essere ammesse: una famiglia libanese con tre figli piccoli e una albanese con un figlio di due anni. Nonostante la casa già piena, è stato comunque creato uno spazio adeguato», si legge in una nota.
Tra le tante richieste ricevute - segnalano i volontari - una dal reparto di ostetricia dell'ospedale di Bolzano che chiedeva l'ammissione di una famiglia con un neonato e un bambino di tre anni. Un'altra richiesta è arrivata da operatori di altre organizzazioni umanitarie e dei servizi sociali. Tutti alla disperata ricerca di posti per le famiglie senza tetto con bambini piccoli. «Anche la Garante per l'infanzia e l'adolescenza sta cercando un alloggio per minori», sottolinea la nota. Fino a marzo, le famiglie e le donne nella Casa d'inverno dormiranno su un piano e gli uomini senza fissa dimora potranno dormire su due altri piani. Più di 50 persone si sono offerte volontarie negli ultimi giorni. I gestori si dicono soddisfatti: «La società civile è in movimento, la politica non lo è», sottolineano.