il caso

L’Asl toglie la parola razza dal modulo: inappropriata 

Dopo la polemica sollevata da un paziente, interviene il primario del Servizio medicina dello sport, precisando che il termine, generato dal software, ha una valenza puramente medica



BOLZANO. Il termine razza non è “appropriato”, per questo l’Asl annuncia di aver chiesto un aggiornamento del software che preveda l’uso di un altro termine. La polemica, sollevata da un paziente che si era rivolto al Servizio di medicina sportiva dell’Asl, a quanto pare ha sortito il risultato voluto: la famigerata parola razza verrà tolta (e sostituita) dal documento con i risultati dell’ergometria che viene in genere consegnato assieme al certificato che attesta l’idoneità all’attività agonistica.

Stefan Resnyak, primario del Servizio che si trova all’interno della Casa di cura Santa Maria, precisa che il termine “razza” non campare in realtà sul documento ufficiale di idoneità all’attività agonistica consegnato al paziente, ma “sul modulo che riporta appunto il risultato dell’ergometria, generato automaticamente dal software del dispositivo, utilizzato anche per eseguire l’ergo-spirometria al termine del test. Il modulo, che in realtà sarebbe destinato ad uso interno, viene consegnato alle cittadine ed ai cittadini insieme al documento ufficiale di idoneità all’attività sportiva come atto di gentilezza”.

Ragioni mediche

Quindi il primario entra nel dettaglio: «Il termine inglese “race” viene ancora utilizzato negli Stati Uniti - per esempio in occasione del censimento ufficiale - e non è storicamente pregiudizievole nemmeno lì. Negli Stati Uniti, per secoli meta di una forte immigrazione, si usa per indicare l’appartenenza etnica. Questa parola, che compare nel software originale inglese del dispositivo per eseguire l’ergometria (o ergo-spirometria), è stata tradotta in italiano con “razza” ed è intesa nello stesso senso. Il motivo è puramente medico: a seconda dell’etnia, certi valori devono essere interpretati diversamente - soprattutto nel caso di un’ergo-spirometria».

Termine non appropriato

«La traduzione di “race” con “razza” da parte del produttore del dispositivo – l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige non ha dato nessuna indicazione in merito - può essere non appropriata, ma per motivi medici l’inserimento dell’etnia della persona interessata è necessario. E soprattutto: il termine “razza” non compare sul documento ufficiale di idoneità all’attività agonistica. Nel referto dell’ergometria - che in realtà sarebbe destinato solo all’uso interno - il termine è menzionato, ma l’effettiva etnia inserita non è visibile, poiché serve solo per calibrare correttamente determinati parametri».

Fatte queste premesse, la cosa più importante è che l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha chiesto al produttore del dispositivo - diffusamente utilizzato in tutta Italia - un aggiornamento del software che preveda l’uso di un altro termine.

Decisione doverosa, perché il sostantivo “razza” evoca le leggi razziali che riportano ad una delle pagine più tragiche della storia.

Per queste ragioni la parola aveva fatto indignare il paziente che aveva deciso di sollevare pubblicamente il caso, per far sì che l’Asl la cancellasse dai moduli.

 













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