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L’Astat: fabbisogno abitativo, a Bolzano va la maglia nera

In Alto Adige 15 Comuni versano in una situazione di carenza acuta, elevata o alta. In altri 88 la problematica è meno sentita. Tra le economie più floride d’Italia, per questo viviamo un calo di attrattività come luogo in cui vivere e lavorare



BOLZANO. Come ben sanno bolzanini e non, il fabbisogno abitativo in città ha raggiunto livelli drammatici. Ora lo certificano anche gli esperti di statistica. Tra le economie più floride d’Italia, l’Alto Adige sta vivendo da tempo una perdita di attrattività come luogo in cui vivere e lavorare, anche a causa delle difficoltà nel rispondere adeguatamente al fabbisogno abitativo delle famiglie.

Per questo motivo l’Istituto provinciale di statistica (Astat) ha sviluppato un complicato ma valido indice per misurare l’intensità e la distribuzione territoriale del fabbisogno abitativo. I risultati di questa analisi tecnica sono stati resi pubblici ieri e sono il presupposto per adeguate politiche di sostegno alla pianificazione abitativa del territorio.

Ne emerge che Bolzano è, con notevole distacco, il comune in cui si registra il fabbisogno abitativo maggiore. Inoltre, quest’ultimo è polarizzato in pochi comuni: quasi un terzo della popolazione risiede infatti nei primi cinque comuni per fabbisogno abitativo, mentre 88 comuni registrano un fabbisogno abitativo medio o basso. Un indice complesso Lo studio Astat è altamente complesso. Si è costruito un indice composito basato su antropizzazione (residenti per kmq), pressione produttiva (addetti del settore privato e pubblico ogni mille abitanti), difficoltà di accesso al mercato immobiliare (quotazioni al mq per vendita e affitto), domanda di sostegno pubblico (numero di richieste di contributo per acquisto o costruzione prima casa ogni mille abitanti), difficoltà economiche (reddito medio imponibile).

Nell’analisi per comune, valori positivi dell’indice corrispondono a un’intensità di fabbisogno superiore alla media - media che è zero sia per i singoli indici che per l’indice composito, globale - mentre quelli negativi a un’intensità inferiore alla media. Alcuni correttivi sono stati necessari per i comuni turistici. Bolzano maglia nera Dall’analisi dell’indice composito emerge che il comune con l’intensità di fabbisogno abitativo maggiore è Bolzano, con un valore pari a 1,73. Segue con un certo distacco Gargazzone (1,22). Al terzo posto si classifica Merano (1,12). Il comune con l’intensità di fabbisogno abitativo minore è Selva dei Molini (-0,74). Osservando invece gli indici specifici emerge come a Bolzano si verifichi un valore di antropizzazione molto elevato, pari a 7,68. Il capoluogo altoatesino registra infatti una densità abitativa di quasi 2.100 abitanti/kmq, di gran lunga superiore a quella provinciale (72,3 abitanti/kmq).

Anche nella vicina Trento, comune con un numero confrontabile di residenti in un territorio morfologicamente simile a quello altoatesino, la densità abitativa è nettamente inferiore a quella bolzanina (764,0 abitanti/kmq). Per quanto riguarda la pressione produttiva nel settore privato, indicatore influenzato dall’alta vocazione turistica del territorio, il primo posto è occupato dal comune turistico di Corvara in Badia (4,81). Bolzano si classifica al sesto posto con un indice pari a 1,92. Analizzando la pressione produttiva nel settore pubblico emerge che è Silandro, con un indice pari a 4,06, il comune con la maggiore concentrazione di dipendenti pubblici per 1.000 residenti. Brunico si classifica al secondo posto (3,89), Bolzano (2,99) al terzo. Anche i due indici relativi alla difficoltà di accesso al mercato immobiliare sono fortemente sensibili all’alta vocazione turistica del territorio: ai primi cinque posti, sia per quanto riguarda la compravendita sia per quanto riguarda le locazioni, si classificano i cinque comuni turistici di Ortisei, Selva Gardena, Corvara, Badia e Santa Cristina.

Bolzano si trova in entrambi i casi all’undicesimo posto con un indice di 1,01 per quanto concerne la compravendita e di 0,87 per le locazioni. Il comune con il più alto numero di richieste di sostegno pubblico è Gargazzone con un valore pari a 4,16. Bolzano si classifica al 33° posto (0,43), Merano al 40° (0,23). Il comune che registra l’indice di difficoltà economiche più elevato è Lasa (3,00), mentre Falzes riporta quello minore (-2,25). Bolzano si classifica al 109º posto (-1,56). Escludendo i comuni turistici emerge che il 29,5% della popolazione altoatesina abita nei primi cinque comuni per intensità di fabbisogno abitativo. Una estrema polarizzazione La polarizzazione del fabbisogno abitativo in pochi comuni è confermata anche dalla distribuzione per classe di intensità, così ripartita escludendo i comuni turistici: 15 comuni riportano una classificazione acuta, elevata o alta; 73 riportano una classificazione media; 15 riportano una classificazione bassa.

Nei primi cinque comuni per prezzi della compravendita e delle locazioni, cioè nei comuni turistici di Ortisei, Selva Gardena, Corvara, Badia e Santa Cristina, si registra allo stesso tempo un reddito medio inferiore alla media provinciale. Queste caratteristiche rendono di fatto delle parti della Gardena e della Badia aree con una vocazione quasi esclusivamente turistica. La prima posizione di intensità di fabbisogno abitativo raggiunta da Bolzano è dovuta soprattutto all’elevatissimo indice di antropizzazione, da ricondurre a ragioni storiche e di carattere socio-economico del territorio, spiega l’Astat. Un peso rilevante nell’indice sintetico di Bolzano è costituito anche dall’alta pressione produttiva, sia nel settore privato sia in quello pubblico, così come dal prezzo di compravendita e locazione. In generale si denota un forte contrasto nell’intensità di fabbisogno abitativo tra il comune di Bolzano e il resto del territorio provinciale. DA.PA













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