Bolzano

L’ex Alimarket si allarga con centro notturno e mensa 

In via Gobetti verrà realizzato un nuovo spazio per l’emergenza freddo. Si potrà dare ccoglienza per 90 persone, presto il bando per la gestione. L'assessore Juri Andriollo: «Si parte a novembre» 



BOLZANO. All’ex Alimarket un nuovo centro emergenza freddo. Nuovo perché si aggiungerà a quello che già esiste in via Comini. Ed è una scelta del Comune. «Vogliamo stabilizzare un servizio e una situazione che aveva bisogno di essere maggiormente strutturata, senza più rincorrere le criticità possibili» spiega Juri Andriollo. L’assessore al Sociale ha appena concluso una lunga trattativa con la Provincia e ora si appresta a pubblicare il bando per la gestione. «Entro la fine del mese, al massimo i primi di novembre la apriremo» aggiunge.

Oggi all’ex Alimarket di via Gobetti è inserito il centro di ospitalità per i richiedenti asilo e dall’inverno scorso era già stato stipulato un accordo per inserirvi un centro diurno. Ora, anticipa Andriollo, «avvieremo il centro notturno e una mensa». Sono due novità che, su un versante, integrano l’offerta di via Comini, che nei mesi invernali era palesemente sotto pressione e, dall’altro, consentono di centralizzare, ottimizzandone le prestazioni.

La capacità della nuova struttura notturna è stata definita in questi giorni e si appresta ad ospitare almeno 90 persone. Con questo schema in agenda. Il diurno funzionerà 12 mesi l’anno con prestazioni e assistenza diversificate, il centro notturno solo nei mesi invernali, da novembre fino a marzo. Si tratta di un ridisegno in profondità della rete assistenziale bolzanina, che tiene insieme potenzialità assistenziali e di affiancamento anche culturale per il giorno e capacità maggiorate di supporto per le fredde notti invernali. Con in più l’opportunità di avere nello stesso areale a Bolzano sud la cucina e la distribuzione dei pasti .

«Si tratta di una struttura molto più complessa di quella già esistente», commenta Andriollo, «ed è per questa ragione che Assb ha avuto l’incarico di stilare un bando molto accurato e selettivo per l’assegnazione della gestione operativa». In verità il Comune era alla ricerca di una collocazione meno periferica per il centro notturno e soprattutto per la mensa. Poi le indagini di mercato avevano spinto verso una scelta meno invasiva, dal punto di vista della sensibilità urbana sulla questione, e invece con più opportunità sinergiche rispetto alla presenza di altre attività assistenziali complementari. Certo, in Comune sono state avvertite in questi ultimi mesi molte pressioni, sia politiche che dal mondo del volontariato, per affrontare di petto il problema dei senza fissa dimora. In conclusione, per novembre centro notturno per l’emergenza freddo e mensa dovrebbero essere pienamente operativi. P.CA.













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