Bolzano. «Dopo tre anni e mezzo che siede in giunta, l’assessore Gennaccaro scopre all’improvviso che non gli vanno bene le competenze ottenute all’inizio del mandato e non condivide neppure il trasferimento dell’A22 in tunnel. Mi chiedo cosa aspetti a dare le dimissioni». Risposta al vetriolo del sindaco Renzo Caramaschi, che a maggio correrà per il secondo mandato, dopo che il più giovane assessore della sua squadra gli ha lanciato la sfida. Gennaccaro, 36 anni, correrà da solo per la poltrona di sindaco. Esattamente come nel 2016. Con una differenza però: allora era consigliere comunale; adesso è assessore.

A parte il ritardo con cui viene sollevato il problema, è vero che a Gennaccaro sono state date competenze “marginali”.

Scusi, se non gli andavano bene, perché nel 2016 ha sottoscritto l’accordo di coalizione? E comunque cosa avrebbe voluto: il Bilancio, l’Urbanistica? Non avrebbe saputo neppure dove mettere le mani. E comunque Svp e Pd si sarebbero messi a ridere davanti ad una simile richiesta. Un po’ di umiltà non guasterebbe.

Con questo criterio però, un giovane non crescerà mai, perché non gli viene data la possibilità di fare esperienza.

La possibilità gli è stata data eccome. Quando Repetto è passato in Provincia, ho assegnato a Gennaccaro anche la competenza sull’Edilizia abitativa.

Lei è irritato (per usare un eufemismo) perché si è sentito in qualche modo tradito.

Nulla di tutto questo. Si sapeva che avrebbe corso da solo, per una questione di puro tornaconto personale. Le sue sono critiche strumentali: è pronto ad entrare nella nuova giunta. Che sia di destra o di sinistra, poco importa. Del resto l’assessore ha cambiato più volte casacca passando dall’Udc di Casini al Nuovo Centro Destra di Alfano e nel 2015 ha creato la sua lista civica “Io sto con Bolzano”.

Potrebbe però tornare ad essere determinante anche per un Caramaschi bis.

Per quanto mi riguarda, no di sicuro.

Del resto lei aveva assicurato che avrebbe corso per un solo mandato: Gennaccaro l’aveva appoggiato anche per questo. Adesso - come per altro tutti o quasi coloro che ricoprono una qualche carica - ci ha preso gusto e non vuole più andarsene.

Se fossi stato più giovane non mi sarei neppure posto il problema. Per questo avevo detto che avrei fatto un solo mandato. Adesso però, mi dispiacerebbe mollare dopo che siamo riusciti a mettere in moto una città ferma da troppi anni. Vorrei vedere, almeno partire, quello che abbiamo messo in cantiere. C’è ancora molto da fare.

Parliamo di età: se per lei era un problema nel 2016 che di anni ne aveva 70, lo sarà ancora di più oggi che a breve ne farà 74.

Io prendo l’autobus tutte le mattine tra le 6.30 e le 7 per andare in ufficio; lavoro fino a sera senza interruzioni. Mi sa dire chi è in grado di tenere questi ritmi sei giorni su sette?

Grandi progetti: Gennaccaro - come per altro i rappresentanti del mondo economico e il sindaco di Laives Christian Bianchi - è contrario allo spostamento in tunnel dell’autostrada. I tempi si annunciano troppo lunghi, per non parlare di costi.

Quella è la vera soluzione ai problemi di traffico e inquinamento di cui soffre Bolzano. Ci vorranno anni? Lo so perfettamente. Ma non ci sono alternative: il finanziamento del progetto è scritto nero su bianco negli accordi presi con la Provincia. E poi bisogna cambiare mentalità: in macchina ci potranno andare solo coloro che ne hanno bisogno per ragioni di lavoro; i pendolari dovranno usare i mezzi pubblici.

Secondo Gennaccaro, questa giunta ha perso un po’ il contatto con i cittadini.

Non so di cosa stia parlando. Io i bolzanini li incontro molto più di lui e ho perfettamente il polso della situazione.

Sindaco parliamo di lei: quando presenterà la sua Lista civica con Caramaschi?

È quasi pronta. A breve ci sarà la presentazione: sono riuscito a mettere insieme un bel gruppo di persone. A.M.