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La ministra Stefani a Bolzano: «No ai pregiudizi ideologici nei confronti delle autonomie»

L’ex titolare del ministero per gli affari regionali rassicura: «Con noi al governo una costante attenzione ai temi del regionalismo e delle autonomie» (foto DLife)



BOLZANO. «Gli statuti speciali devono essere rispettati e devono essere visti in un'ottica pragmatica. Se noi possiamo dare risposte ad un territorio con le competenze, noi quelle risposte le dobbiamo dare».
Lo ha detto la ministra per le disabilità, Erika Stefani, a Bolzano per una visita all'Associazione Aias e alla Biblioteca Oltre l'handicap.

«Non si devono avere pregiudizi ideologici nei confronti delle autonomie. Le autonomie danno delle risposte territoriali molto forti ed anche molto efficienti» ha aggiunto la ministra, che fu titolare per gli affari regionali nel governo Conte 1.

Stefani, accompagnata dal vicepresidente della provincia di Bolzano Giuliano Vettorato (Lega) e dal candidato del centro destra al Senato e commissario della Lega per l'Alto Adige, Maurizio Bosatra, ha rassicurato la Svp rispetto ai timori che un governo di centro destra possa rappresentare un pericolo per le autonomie speciali: «La presenza della Lega al governo - ha detto la ministra - potrà garantire un atteggiamento di attenzione e di stimolo sul governo affinché sui temi delle autonomie e del regionalismo differenziato sia data una costante risposta».

Stefani ha poi rivolto un pensiero alle associazioni dei disabili sul territorio: «È importante, soprattutto per chi ha incarichi da ministro, conoscere le realtà del territorio, parlare con le famiglie, con chi vive quotidianamente i problemi. Solo così si possono trovare le soluzioni che non stanno dentro il cassetto di un ministro, ma vengono dal confronto con la gente».

Nella sua visita a Bolzano, la ministra ha visitato l'Associazione Aias che si occupa di offrire assistenza e promuovere l'inclusione sociale. Nel merito di alcuni dei temi che più stanno a cuore a chi lavora nel settore, Stefani ha osservato che «sono questioni che vanno affrontate in maniera sistematica», ma che le con le linee guida approvate in primavera «si avrà di certo un miglioramento dell'incontro fra domanda e offerta di lavoro per il mondo delle disabilità».













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