BOLZANO

Nuova funivia di San Genesio c’è il via libera del Comune 

La mobilità. Parere favorevole alla modifica urbanistica. «Cubo» contestato, problemi idrogeologici e delle distanze  Alfreider: «Definiamo il finanziamento, poi la gara. Obiettivo, aprire nel 2021-2022». Strada spostata per il parcheggio


Francesca Gonzato


Bolzano. La pandemia ha frenato ulteriormente l’iter, ma nemmeno troppo. Nuovo passo avanti per il progetto di rifacimento della funivia di San Genesio. Il consiglio comunale giovedì sera ha approvato la delibera con il parere favorevole alla modifica di ufficio decisa a marzo dalla Provincia, con l’inserimento nel Puc della nuova funivia e un parcheggio. Se ne parla da molti anni. Archiviata l’ipotesi controversa della stazione sui Prati, vicino al ponte Talvera, l’idea è stata instradata: nuova stazione a valle al posto della attuale. Stazione a monte spostata di circa 30 metri. Nel 2018 l’architetto Marco Sette ha vinto il concorso di progettazione, ora è terminato l’iter urbanistico. La seduta del Consiglio non è stata tranquilla. La delibera stessa dà conto di problemi tecnici, dal mancato rispetto delle distanze ai rischi idraulici, rilanciati dalle opposizioni. È tornato poi il tormentone degli avversari estetici dei «cubi».

L’iter

Il Progetto da 25 milioni di euro è della provincia, attraverso la sta. il comune contribuirà con 700 mila euro, realizzando il parcheggio. san genesio farà la propria parte, finanziando l’area esterna della stazione a monte. la provincia deve mettere a punto il finanziamento. «stiamo ragionando su come costruirlo, questo finanziamento, puntando a una parte di fondi europei», spiega l’assessore provinciale daniel alfreider. poi la gara di appalto. il cantiere dovrebbe durare circa un anno. «previsione? inaugurare tra il 2021 e il 2022», così alfreider.

Il progetto

Luis Walcher, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, riassume i vantaggi dell’operazione: la nuova funivia, che avrà cadenza ogni 10 minuti con cabine ampie, «sarà un tassello chiave per la riduzione del traffico dei pendolari, ricordo che il 90 per cento degli abitanti adulti di San Genesio lavora a Bolzano, e sarà una spinta per il turismo». Da cabine da 20 persone si passerà a cabine da 45 persone con portata di 360 passeggeri all’ora. Il viaggio scenderà a 5 minuti, con 2 minuti supplementari per la fermata intermedia di Avigna, altra novità. La stazione del 1937 verrà abbattuta. Lì verrà realizzata l’opera disegnata da Sette, appunto un cubo, più alto di circa dieci metri rispetto all’attuale stazione. Davanti, verrà creata una sorta di piazza, con un’area ristoro. Il parcheggio verrà realizzato immediatamente davanti all’ingresso. Ciò comporterà lo spostamento della strada nel tratto lungo il Talvera, dove oggi vengono parcheggiate le auto. «Sarà un parcheggio di interscambio», ricorda l’assessora alla Mobilità Maria Laura Lorenzini: 60 posti auto, 210 posti per biciclette al coperto, 22 all’aperto, bike sharing e nuova fermata degli autobus.

I problemi tecnici

Il parere positivo è stato approvato, ma con indicazioni per sanare i problemi tecnici emersi, tra cui il mancato rispetto delle distanze, la compensazione necessaria del verde perduto a causa dello spostamento della strada e soprattutto il tema idrogeologico: «L’area della stazione e dei parcheggi potrebbe essere interessata da un eventuale alluvionamento torrentizio da parte del torrente Talvera e da eventi di debris flow che potrebbero interessare il Rio di Rena». «Le opere possono essere realizzate», si legge sulla base del parere degli uffici, «a condizione che si attuino delle idonee misure temporanee di riduzione dei danni potenziali». Su questo hanno insistito Alessandro Forest (Alto Adige nel cuore, astenuto) e Paolo Giacomoni (M5S, voto no). Contro il «cubo» Andrea Bonazza (CasaPound): «Mi fa schifo».

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