BOLZANO. Dopo essersi separato dalla moglie, dopo aver perso la casa e il lavoro, ha passato nove anni “accampato” in un garage. Ora, la graduatoria Ipes gli ha finalmente consentito di ottenere un appartamento, ma Gennaro Slesio, 52 anni, ex idraulico, invalido e pensionato, proprio non ci sta.

«Mi hanno rifilato un alloggio indecente – protesta – in condizioni davvero pietose, che non corrisponde affatto a quello che viene descritto sui documenti in mio possesso. Oltre ad essere tutto sporco. Ho protestato, ho chiamato i responsabili, ma non c’è stato nulla da fare: mi hanno ripetuto che quello è l’appartamento, che è stato rinnovato e pulito e che è pronto per essere abitato. Beh, non è affatto così.

Quando facevo l’idraulico, ho lavorato anche per Ipes e sono bene qual è la differenza tra un appartamento vivibile e uno indecente. E questo è indecente».

Slesio contesta anche la posizione in cui si trova l’alloggio che gli è stato assegnato, al primo piano della palazzina al civico 57 di via Resia.

«Io sono invalido e dal balcone e dalle finestre, così facilmente accessibili, può entrare chiunque. Ovviamente ho dovuto accettare questo perché, altrimenti, avrei dovuto attendere altri otto anni prima di avere nuovamente diritto ad un alloggio. Ma rimango convinto che mi abbiano voluto fare un dispetto...».

Gennaro, insomma, promette battaglia.