L'INTERVISTA Diana belloni 

La referente di «Refugees»

Bolzano. «tutti giovani che incontriamo al parco della stazione hanno in tasca un piccolo curriculum. perché il loro obiettivo è trovare un lavoro; costruirsi una nuova vita qui e mandare i soldi a...



Bolzano. «tutti giovani che incontriamo al parco della stazione hanno in tasca un piccolo curriculum. perché il loro obiettivo è trovare un lavoro; costruirsi una nuova vita qui e mandare i soldi a casa. è per questo che hanno lasciato il loro paese, le famiglie, gli amici e si sono fatti viaggi disperati, durati a volte anni, per raggiungere l’europa. il problema è che in alto adige anche chi trova un lavoro poi non riesce a trovare una casa. hanno difficoltà i bolzanini, figuriamoci i migranti». è per questo che Diana belloni, 34 anni bolzanina, impiegata dell’ufficio fondo sociale europeo, attiva da anni nel volontariato, è diventata la coordinatrice locale dell’associazione “refugees welcome italia” e opera all’interno di “spazio 77”, inaugurato domenica con una bella festa, in via dalmazia.

«l’associazione - spiega - è nata cinque anni f a e promuove un modello di accoglienza in famiglia, per i rifugiati che abbiano già ottenuto la protezione internazionale. inutile dire che l’accoglienza in famiglia è uno dei modi miglior per favorire l’inserimento dei rifugiati nella nostra società. ci si incontra, ci si conosce e in questo modo si abbattono i pregiudizi che creano paura e odio. al momento non abbiamo nessuna famiglia ospitante, ma siamo ottimisti. qualcosa si sta muovendo».

A chi si rivolge refugees welcome italia?

«a famiglie, pensionati, single, studenti, a tutti coloro che abbiano a disposizione una camera libera e desiderino utilizzarla per ospitare un rifugiato per un periodo minimo di sei mesi. basta registrarsi sul sito www.refugees-welcome.it, vi contatteremo per un colloquio telefonico e penseremo all’abbinamento migliore con i rifugiati di bolzano che fanno parte della piattaforma».















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