Lago di Braies, indagata tutta la giunta
Per il nuovo parcheggio da 350 posti macchina sono 21 gli iscritti sul registro della Procura. L’accusa: abuso d’ufficio
BOLZANO. L’inchiesta sul parcheggio da 350 posti realizzato al lago di Braies sta mettendo sottosopra il Palazzo. Il sostituto procuratore Axel Bisignano ha infatti iscritto sul registro degli indagati ventuno persone, coinvolte a vario titolo (tra cui il concorso) nell’ipotesi di accusa di abuso in atti d’ufficio. Sul registro sono finiti anche tutti i membri della giunta provinciali accusati di aver cercato di sanare, a cose fatte, una situazione palesemente illegittima sotto il profilo amministrativo. L’indagine ha preso corpo da poche settimane. Nel mirino della Procura c’è anche l'amministrazione comunale di Braies che ha dato il via libera alla realizzazione del parcheggio (con contestuale abbattimento di decine di alberi d'alto fusto) senza aver fatto preventivamente valutare il progetto alla Provincia e alla commissione ambiente.
Al centro del caso c’è il via libera che il Comune di Braies avrebbe dato all’albergatore titolare del terreno il 19 maggio, ben prima dell'autorizzazione rilasciata dalla giunta provinciale il 4 agosto sostanzialmente in sanatoria (col parcheggio ormai realizzato e già in funzione).
Ed è proprio questo passaggio che rischia di costare caro ai membri della giunta provinciale presenti in occasione della riunione di giunta del 4 agosto. Come detto, l’esecutivo provinciale è accusato di aver cercato di sanare la situazione non reagendo a livello amministrativo al fatto di essere stata messa di fronte al fatto compiuto senza aver potuto valutare adeguatamente e preventivamente il progetto di realizzazione di un nuovo parcheggio con contestuale abbattimento di decine di alberi d’alto fusto. Come si ricorderà la vicenda alimentò non poche polemiche anche a livello politico. E furono proprio le opposizioni a rendere noto il caso, segnalando quanto avvenuto alla Procura della Repubblica.
In particolare furono i Verdi e gli ambientalisti della zona a contestare la soluzione individuata per agevolare l'arrivo di turisti in auto al lago di Braies. Caroline Heiss, proprietaria assieme al fratello dello storico hotel Lago di Braies, e Friedrich Mittermair, sindaco del paese pusterese, hanno però sempre difeso l'intervento sostenendo che il progetto fu studiato e realizzato all'insegna "dell'ordine e della sicurezza". Insomma la realizzazione del parcheggio sarebbe stato assolutamente necessario e urgente.
Il lago dalle acque color cobalto è immerso nel parco naturale Fanes-Sennes-Braies, sullo sfondo la Croda del Becco. Conosciuto da sempre dagli appassionati della montagna, è entrato nelle case e nei cuori del grande pubblico grazie alla tv che ne ha fatto la location della serie "Due passi dal cielo" con Terence Hill; e come se non bastasse, è stato inserito anche nell'elenco dei 100 luoghi più belli del mondo da vedere prima di morire.
La conseguenza è stato un boom turistico andato oltre ogni previsioni: si parla di circa 600 mila persone l'anno di visitatori. In estate, c'è una coda ininterrotta di auto, pullman, camper, moto che salgono fino al lago, per poi partire da lì per delle escursioni, o molto più semplicemente per scattare una foto o farsi un selfie nei luoghi della fiction. «Quest'anno - spiega Caroline Heiss - le presenze turistiche sono aumentate ulteriormente. Per questo - d'accordo con il Comune - si è deciso di intervenire». Come? «La famiglia Heiss a proprie spese e sul terreno di proprietà dell'hotel - spiega il sindaco - ha spostato dalla collocazione originaria a un'area a 200-250 metri dal lago, il parcheggio: l'impatto sull'ambiente è minimo, i posti auto erano e rimangono 350, e l'area del vecchio parcheggio è stata ripristinata a verde. Adesso tutto è molto più ordinato, prima era il caos totale».Oltre al parcheggio dell'hotel lago di Braies, ce n'è uno, qualche centinaio di metri più in basso, di proprietà di un contadino; e un terzo realizzato in un piazzale del Comune dato in gestione ad un privato. Complessivamente mille posti, ma nei giorni di punta le auto sono 3-3.500. Ora l’inchiesta pena è ad una svolta. Sul registro degli indagati sono finiti oltre ai membri della giunta provinciale , anche funzionari e tecnici del Comune di Braies e della stessa Provincia , il sindaco, l’albergatore committente dei lavori, il direttore dei lavori ed i responsabili di due ditte coinvolte nella vicenda. Molte posizioni sembrano comunque destinate ad una rapida archiviazione. Qualcuno però rischia concretamente di finire sotto processo.
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