Lapic, invalidi civili in assemblea progettano nuove iniziative 

L’associazione. Il presidente Cocciardi: «Abbiamo 600 iscritti, in calo rispetto a 10 anni fa ma il sodalizio svolge un servizio importante: i nostri soci per il 66% hanno tra i 60 e gli 80 anni»



Bolzano. «Fino ad una decina di anni fa gli iscritti sono arrivati a superare i 900, ma dal 2015 è cominciata la discesa: dagli 845 del 2015 ai 621 di un anno fa. Ciononostante sono convinto dell’importanza del lavoro svolto dall’associazione a favore degli associati». Così Elio Cocciardi, il presidente eletto nella primavera di un anno fa, alla guida della Lapic. La Libera associazione provinciale invalidi civili ha tenuto ieri l’assemblea annuale che avrebbe dovuto svolgersi a maggio. Si sperava che ad ottobre la situazione sarebbe stata più tranquilla, ma purtroppo nel giro di pochi giorni il virus è tornato a correre, mettendo sotto pressione medici di Medicina generale e ospedali. Per questo l’assemblea - nella sala grande della Casa Kolping - si è svolta nel rispetto rigoroso delle regole: distanziamento tra un posto e l’altro, mascherine, igienizzazione delle mani all’ingresso. Cancellato il pranzo che doveva essere un momento di incontro dopo mesi difficili.

Il presidente ha tracciato il quadro della situazione, dopo aver assunto la guida del sodalizio. È partito dalla verifica contabile ed ora sta lavorando alla riorganizzazione per rendere l’associazione più al passo con i tempi.

«Gli iscritti sono in calo - spiega Cocciardi - per una ragione anagrafica innanzitutto: il 66% ha tra i 60 e gli 80 anni. E i giovani non si iscrivono, non perché gli invalidi civili non ci siano più. Magari fosse così. Ritengono probabilmente che sia inutile, pensando che molte informazioni si possono trovare semplicemente navigando in internet. In realtà, noi cerchiamo di offrire un servizio ai nostri iscritti che va ben al di là di quanto si può trovare in internet».

Intanto, sperando che la situazione sanitaria non imponga - come invece è probabile - nuove limitazioni, per il 14 novembre la Lapic ha in programma una trasferta al Mart di Rovereto per la visita guidata alla mostra di Caravaggio. Il 26 novembre è in calendario una trasferta per la visita alla mostra di Van Gogh.

«L’associazione - spiega Cocciardi - svolge anche un importante ruolo di aggregazione e d’incontro. È stato così fino a quando la pandemia non ci ha costretti a rinunciare a tutto ciò che è socializzazione. Ma l’obiettivo è ripartire al più presto con nuove idee e progetti».













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