Lavoro e clima, svolta dei Verdi Elezioni: pressing di Caramaschi
L’assemblea. Marlene Pernstich e Felix von Wohlgemuth nuovi co-portavoce: «Troppe ingiustizie in Alto Adige» «Ambiente, ce ne occupiamo da sempre. Altri parlano e basta». Nei prossimi giorni la decisione sulle alleanze in città
Bolzano. Due consiglieri comunali, entrambi di liste civiche, sotto i quaranta anni, una consulente del lavoro, l’altro avvocato giuslavorista: sono Marlene Pernstich e Felix von Wohlgemuth i due nuovi coportavoce dei Verdi. Sono stati eletti ieri dall’assemblea provinciale alla Casa Kolping. Prenderanno il posto di Brigitte Foppa, alla guida dei Verdi da dieci anni, e Tobias Planer, in carica da due. Il passaggio di mano era annunciato da molti mesi. Non è stato semplice organizzare la nuova gestione del partito, che dovrà lavorare all’organizzazione delle elezioni amministrative.
Le elezioni comunali
L’assemblea non ha discusso di alleanze. Già domani il gruppo cittadino potrebbe annunciare la propria decisione sul sostegno o meno (più probabile il primo) alla ricandidatura di Renzo Caramaschi. Il sindaco, da parte sua, è protagonista di un vero e proprio pressing sui Verdi: incassato il loro appoggio, inevitabilmente rientrerebbero anche i dubbi che hanno iniziato a circolare nel Pd dopo il flop del referendum sul tram. Caramaschi chiama spesso, ma Rosina Ruatti, coportavoce cittadina, ribadisce: «Quando saremo pronti, annunceremo la nostra decisione». I Verdi hanno apprezzato la battaglia di Caramaschi sul tram (nonostante gli errori strategici), ma Daspo urbano e sgomberi continuano a pesare su una parte della base cittadina.
La nuova guida
«Due consiglieri comunali per le comunali», è stata la sintesi di Riccardo Dello Sbarba dopo il voto quasi all’unanimità per Marlene Pernstich (lista civica di Caldaro) e Felix von Wohlgemuth (lista Pro Eppan/Appiano). Sulle comunali del maggio 2020 von Wohlgemuth anticipa che i Verdi proseguiranno con una politica libera: «Nei comuni in cui sarà possibile correre con il simbolo dei Verdi, benissimo, altrimenti siamo aperti alle liste civiche che condividono i nostri valori, come nel caso mio e di Marlene».
I Verdi, annunciano, continueranno a fare i Verdi. «I temi ambientali sono la nostra ragione d’essere», dice Marlene Pernstich. Adesso che i ragazzi dei «Fridays for Future» sono in piazza e l’emergenza clima è un tema finalmente di primo piano, i Verdi risentono della concorrenza politica degli altri partiti che parlano di ambiente? «Noi ce ne siamo sempre occupati e siamo coerenti. Per altri sono solo parole. I fatti raccontano altro, quando vengono costruite piste da sci sugli ultimi scampoli di montagne incontaminate», risponde von Wohlgemuth. La novità è una spinta ancora più convinta sui temi sociali. «Ci occupiamo entrambi di lavoro. Conosciamo bene cosa c’è nelle buste paga della nostra provincia», dice Marlene Pernstich. E von Wohlgemuth: «Siamo una provincia ricca, ma è una media “falsa”. La realtà è di alcuni stipendi molto alti e una platea di retribuzioni basse».
Brigitte Foppa e Tobias Planer sono stati festeggiati e ringraziati. Nel bilancio di Planer il lavoro per l’ingresso nella federazione dei Verdi europei e il rilancio del gruppo giovani. Hans Heiss, ex collega in consiglio provinciale, ha lodato Brigitte Foppa, «la donna che si è confrontata giorno dopo giorno con i più potenti (uomini), con energia, cuore e competenza». E Brigitte Foppa, ricostruendo i dieci anni come coportavoce, ricorda che nel 2008 i Verdi avevano perso le elezioni, «il partito era senza energia, lacerato e sconfitto. Eppure siamo ripartiti. E ora abbiamo un movimento moderno». FR.G.
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