Lutago, due tornano in Germania 

Trasferimento delicato. La Croce Bianca e la tedesca Arbeiter Samariter Bund hanno organizzato ed effettuato gratis il viaggio con personale specializzato, ambulanza e aereo. Partite le prime iniziative giudiziarie per i risarcimenti



Bolzano. Due dei giovani rimasti gravemente feriti nel tragico investimento dello scorso 5 gennaio, a Lutago, sono tornati in Germania, nelle scorse ore. Il trasporto è stato possibile grazie alle relazioni internazionali della Croce Bianca che, insieme con la tedesca Arbeiter Samariter Bund (ASB), ha organizzato ed effettuato gratuitamente il delicato trasferimento dei due ragazzi. I feriti sono arrivati in Germania grazie a un veicolo per il trasporto in terapia intensiva e, successivamente, a un’aeroambulanza, ricevendo assistenza da medici e infermieri di terapia intensiva durante tutto il viaggio. I due ragazzi sono stati prelevati dagli ospedali di Brunico e Bolzano nella mattinata di giovedì e sono arrivati in Germania nelle prime ore serali del giorno stesso. La decisione di fornire assistenza semplice e non burocratica ai due ragazzi è stata presa congiuntamente dall’associazione italiana e da quella tedesca.

«Quella tragica sera - spiega il direttore della Croce Bianca Ivo Bonamico – eravamo sul posto con 17 veicoli di soccorso e oltre 50 soccorritori, per questo conosciamo la portata del tragico incidente. Per noi, come associazione provinciale di Soccorso, era scontato fare tutto il possibile per riportare a casa i due giovani gravemente feriti non appena il loro stato di salute lo avesse permesso». Gli fa eco Ulrich Bauer, direttore federale dell'ASB: «Tutti hanno ancora in mente le orribili immagini di quell'incidente – spiega – e quando si è scoperto che le vittime erano un gruppo di giovani provenienti dalla Germania, abbiamo subito accettato di offrire ai genitori di portare i loro figli a casa».

Per quanto riguarda i risarcimenti, cinque feriti e le famiglie di tre vittime e di un ragazzo ancora in coma hanno annunciato le prime iniziative giudiziarie nei confronti di Stefan Lechner, il ventisettenne saldatore di Chienes che, con un tasso alcolemico di 1,97 g/l, era alla guida dell’Audi TT che ha travolto il gruppo di giovani appena scesi da un bus navetta.

Sul fornte dell’inchiesta, invece, il procuratore Axel Bisignano sta notificando a tutte le parti l’avviso di richiesta di incidente probatorio davanti al giudice delle indagini preliminari. La procura di Bolzano chiederà una perizia sulla dinamica dell’incidente perché, sotto il profilo processuale, è necessario ottenere indicazioni tecniche attendibili sulla velocità toccata dalla coupé da 170 cavalli negli attimi precedenti l’investimento dei ragazzi. La testimonianza del conducente del dello shuttle, che ha parlato di una velocità impressionante dell’Audi, non è considerata sufficiente dalla procura.

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