Maltempo, cala il livello d’allerta e si inizia a fare la conta dei danni 

Ancora problemi in Pusteria. Due frane e ferrovia interrotta. Niente treni per un mese. Inchiesta della Procura Il presidente Kompatscher: «Grazie per l’impegno ai 4.000 vigili del fuoco volontari e ai 500 uomini del servizio strade»



Bolzano. Il meteo è un po’ migliorato, quindi ieri la Protezione civile ha tolto lo stato di preallarme. Ma la situazione rimane tutt’altro che semplice, specie in val Pusteria, dove ieri sulla linea ferroviaria si è verificata una frana di grandi massi tra rio Pusteria e Vandoies e poi la massicciata è collassata a Valdaora. La linea rimarrà chiusa almeno per un mese. Ieri la Procura ha aperto un’inchiesta sul deragliamento del treno di lunedì a Rio Pusteria. E ora s’inizia a contare i danni.

Protezione civile

L’Agenzia per la Protezione civile ha stabilito di abbassare lo stato di protezione civile dal terzo stato di pre-allarme (bravo) al secondo stato di allerta (alfa). Nel corso della notte su ieri la situazione si è normalizzata rispetto a lunedì, tuttavia potrebbero verificarsi ancora localmente eventi franosi a causa delle condizioni del terreno fortemente impregnato d’acqua, così come cadute di massi, valanghe e cadute di alberi. Il punto provvisorio della situazione è stato fatto ieri da Kompatscher a margine della seduta della giunta provinciale. Il presidente ha ricordato che le condizioni ambientali impongono di mantenere ancora alta l’attenzione. «Le precipitazioni che si sono registrate in questi giorni hanno raggiunto livelli normalmente registrati in due mesi, per questo occorre ancora prestare la massima attenzione, così come prescritto anche dallo stato di protezione civile, che resta di allerta. Per questo chiedo ancora ai cittadini la massima attenzione su strade e luoghi aperti, evitando di avvicinarsi troppo ai boschi per il pericolo di caduta alberi e le zone di alta montagna per il persistente pericolo valanghe».

Il bilancio provvisorio

«Rispetto alle dimensioni degli eventi meteorologici che si sono registrati in questi giorni, fino a questo momento possiamo dire di essere stati fortunati. Non ci sono stati feriti gravi, e anche i danni alle cose – strade, case – si sono mantenuti limitati» ha sottolineato il presidente. Kompatscher ha rimarcato l’importanza «degli interventi di prevenzione che abbiamo messo in campo negli anni passati. Investiamo ogni anno 30 milioni di euro in misure di protezione e di messa in sicurezza ed è proprio in queste circostanze che si vede l’efficacia di questi interventi».

In servizio il 90% dei pompieri

Ma è stato soprattutto agli uomini dei soccorsi e delle forze dell’ordine che Kompatscher ha inteso rivolgere un ringraziamento e un pubblico encomio. «Con orgoglio possiamo dire che l’intervento di tutte le forze in campo è stato eccezionale, e in particolar modo ha funzionato straordinariamente il coordinamento fra le organizzazioni di volontariato della protezione civile e tutte le altre organizzazioni coinvolte, uomini e donne che qualcuno ha definito "i nostri eroi" per il lavoro che hanno svolto» ha sottolineato. Fra il 12 e il 19 novembre, l’Unione provinciale dei Corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige ha condotto 3.000 interventi che hanno visto impegnati complessivamente oltre 4.000 vigili del fuoco. In totale sono intervenuti ben 273 corpi dei vigili del fuoco volontari, pari al 90 per cento di tutti quelli presenti in Alto Adige. Le centrali d’intervento comprensoriali hanno visto impegnati 78 vigili del fuoco, alla centrale operativa provinciale fra il 15 e il 19 novembre sono rimaste in servizio 15 persone.

La ferrovia della Pusteria

Dopo quella di lunedì, nuova frana ieri lungo i binari ferroviari, questa volta a Valdaora di Sopra. La linea della Val Pusteria è così chiusa da Brunico fino a Lienz. Come precisa la Provincia, una frana staccatasi ieri mattina lungo un pendio a Valdaora di sopra ha letteralmente tolto il terreno sotto i binari della linea ferroviaria della Val Pusteria. «Stiamo lavorando a pieno regime per ripristinare la situazione - commentava ieri pomeriggio l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider - ma al momento attuale non è possibile sapere quando potrà essere riaperta la linea che rimane chiusa da Brunico a Lienz». Alfreider ha aggiunto che «la priorità è garantire la massima sicurezza possibile ai passeggeri, ai quali è già stato messo a disposizione da lunedì un servizio di bus sostitutivi tra Fortezza e San Candido". Adesso i bus partono ogni ora, da entrambi i capolinea, al minuto 50. I tecnici ieri si sono riuniti per rivedere arrivi e partenze in modo tale da garantire i collegamenti.

Linea chiusa al transito dei treni

Per quanto riguarda l'Alta Val Pusteria, la chiusura della linea ferroviaria durerà almeno un mese. Per quanto riguarda il resto della tratta, una stima sarà possibile solo una volta spostato il convoglio al centro di un piccolo deragliamento avvenuto lunedì mattina fra Rio Pusteria e Vandoies. A causa delle condizioni meteorologiche e del rischio di ulteriori smottamenti, il treno non è ancora stato spostato, e dunque non sono stati eseguiti neppure i rilievi lungo i binari. L’assessore Alfreider ha ringraziato per l'instancabile operato i circa 500 uomini del Servizio strade che, grazie ai circa 250 mezzi a disposizione, stanno lavorando giorno e notte. DA,PA

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