Mercati, il Comune impone le regole Ambulanti: «Siamo pronti a ripartire» 

Commercio ambulante. Benetello, direttore Confesercenti: «Si andrà tra le bancarelle con le precauzioni con cui si va al supermercato» Il sindaco: «Dobbiamo provare lentamente a ripartire. Le aree saranno transennate e gli accessi della clientela verranno contingentati»



Bolzano. «Noi siamo pronti a partire: c’è bisogno di tornare a lavorare al più presto. Nel rispetto delle regole, ovviamente. Ma dobbiamo ricominciare». Così Mirco Benetello, direttore della Confesercenti, che oggi parteciperà ad una nuova riunione, convocata in Municipio dal sindaco Renzo Caramaschi e dall’assessore Stephan Konder.

«Dobbiamo definire - spiega - le ultime questioni tecniche, perché le regole per andare al mercato in tempi di Coronavirus cambiano completamente. Si lavorerà, adottando le stesse misure di sicurezza previste per il personale dei supermercati».

Domani, salvo imprevisti, si dovrebbe partire con il mercato del contadino in piazza Municipio. Quindi, da martedì, seguiranno con le normali scadenze, i mercati rionali, ma ci saranno solo i banchi di frutta, verdura, alimentari. Rimangono chiusi quelli di piazza Vittoria, via Rovigo e il mercato permanente di piazza Erbe.

Le nuove regole

Si comincia dunque, ma anche andare al mercato non sarà più come prima. Dimenticatevi il giretto tranquillo tra le bancarelle per cercare le primizie o qualche delicatezza. Sarà come andare al supermercato: toccata e fuga.

«L’area dei banchi - spiega il sindaco - dovrà essere perimetrata con transenne. Per fare un esempio, su piazza Municipio che si estende su 400 metri quadrati, ci staranno solo 10 banchi e non più i 17 di prima che verranno posizionati anche su vicolo Gumer. All’ingresso ci sarà un addetto al controllo, per fare in modo che non ci sia più di un cliente per banco. Gli ambulanti dovranno essere dotati di guanti e mascherina, come pure i clienti. Non ci potranno essere più di due addetti per banco: uno servirà il cliente, l’altro incasserà. Proviamo, vediamo se funziona e poi la prossima settima si parte con i mercati rionali».

A livello provinciale sono circa 500 le aziende del settore del commercio ambulante; di queste 150 vendono prodotti alimentari. «C’è bisogno di ripartire - insiste Benetello - sono fermi da più di un mese. Piano e con tutte le precauzioni possibili, ma bisogna lentamente ripartire. I mercati rionali saranno un primo banco di prova. Se come siamo certi funzionerà e i cittadini apprezzeranno, si comincerà a rimettere in moto anche i mercati più grandi come quello di piazza Vittoria, via Rovigo e piazza delle Erbe anche se - viste le dimensioni - le difficoltà non mancano. Ma piano piano partiranno anche quelli con le regole stringenti imposte dalla necessità di ridurre il rischio contagio».

Le critiche

Non mancato le voci critiche contro la scelta del Comune di aprire i mercati rionali, tra queste anche quella del consigliere provinciale Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore).

Al sindaco si rimprovera di aprire i mercati e contemporaneamente di imporre il limite dei 400 metri da casa per le passeggiate, mentre nel resto della provincia i cittadini possono muoversi liberamente all’interno del proprio comune, purché si vada a piedi. «Polemiche assurde - taglia corto Caramaschi -: si andrà al mercato come si va al supermercato. Rispettando le stesse regole. E solo per acquistare alimentari. Non possiamo continuare a stare fermi. L’importante è muoversi con grande cautela. Per questo abbiamo dettato una serie di regole che vanno rispettate se non si vuole incorrere in multe salate o addirittura vedersi ritirare la licenza».

Il controllo

Intanto il ministero dell’Interno, in una nota inviata ieri alle prefetture, delega al commissario del governo il compito di ordinare i controlli attraverso le forze dell’ordine, per verificare l’applicazione delle nuove disposizioni in materia di sicurezza sui posti di lavoro che vanno rispettate ovunque: in fabbrica come al supermercato, nel negozietto di vicinato come ai banchi del mercato.

In attesa del vaccino, solo un rispetto scrupoloso delle regole può ridurre il rischio contagio ed evitare una nuova impennata. A.M.















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