«Mio padre al Pronto soccorso per 13 ore»
Bolzano. Una vera odissea: 13 ore in attesa al pronto soccorso per un anziano bolzanino. La denuncia è di una lettrice. Questo il resoconto di una giornata infinita. «Ore 6.41 mio padre giunge al...
Bolzano. Una vera odissea: 13 ore in attesa al pronto soccorso per un anziano bolzanino. La denuncia è di una lettrice. Questo il resoconto di una giornata infinita. «Ore 6.41 mio padre giunge al pronto soccorso di Bolzano con il 118 causa pressione altissima. Naturalmente per il Covid non ha potuto accompagnarlo alcun parente. Gli assegnano un codice giallo e gli viene chiesto di attendere nella nuova sala d’aspetto per ben 6 ore. Appena arrivato c’erano solo 3/4 persone da visitare, ma dopo qualche ora di attesa sono arrivate una serie infinite di ambulanze. Il personale presente quella mattina era poco. Correvano disperati da una parte all’altra per risolvere ed aiutare tutti. Ore 13 mio padre chiede gentilmente se deve aspettare ancora in quanto era giunto al PS con 200/110 di pressione e si aspettava una visita da parte del dottore, solo per paura che non gli venisse un infarto. L’infermiera decide di metterlo in codice arancione e alle ore 13.14 viene finalmente visitato. Diagnosi: flebo per abbassare la pressione. Fatto prelievo del sangue ed elettrocardiogramma. Si consiglia visita ORL immediata. Ore 14.59 visita ORL al 4° piano dell’ospedale vecchio. Dopo la visita ritorna al PS e lì aspetta fino alle 17.10. Si decide di fare una TAC per escludere altro. Ore 19.02 viene finalmente dimesso. Dopo 13 ore al pronto soccorso, sono andata a prenderlo. Ho trovato mio padre distrutto fisicamente e psicologicamente. Desidero solo sottolineare che non si desidera assolutamente incolpare gli operatori presenti che anzi hanno cercato per quanto possibile, di aiutare i pazienti, ma sottolineare quanto il personale sia sotto organico».