Murati in casa senza uscita residenti contro il Comune 

Piazza Matteotti. Ricorso di un condominio per bloccare il progetto di riqualificazione «Ci tolgono il passo carraio e vogliono costruirci un muro alto 2 metri davanti alle finestre»


Davide Pasquali


Bolzano. Sono sul piede di guerra, gli inquilini del civico 97 di via Torino, affacciato su e a cui si accede da piazza Matteotti. Sin dal 1934, anno della sua costruzione. Hanno presentato ricorso in Provincia contro il Comune e il suo progetto di riqualificazione di piazza Matteotti. Perché? «Ci vogliono revocare il passo carraio, chiudendoci l’entrata del condominio usata da oltre ottant’anni, costruendoci davanti a casa un muraglione alto due metri e una mega loggia troppo vicina all’edificio». Lo racconta Erna Lustrini, uno dei 7 proprietari che risiedono nello storico edificio. Ci vive dai tempi della seconda guerra mondiale ed è una memoria storica vivente della piazza. «Vorrei mettere al corrente i bolzanini di come veniamo trattati noi cittadini». Il condominio consta di 8 appartamenti, 7 dei quali di proprietà «e purtroppo confina a ovest con piazza Matteotti, che verrà messa a nuovo». Per fare ciò, «chi ha redatto il progetto si è guardato bene dal convocarci per metterci al corrente di ciò che ne sarà della nostra casa». Solo poche settimane fa, «abbiamo scoperto che il progetto è quello di imprigionarci costruendo un muro alla distanza di 2 metri e alto 2 metri proprio davanti al nostro condominio; inoltre ci vogliono togliere anche l’entrata principale, che usiamo da oltre 80 anni».

Già quando sotto la piazza si erano realizzati i garage interrati, «ci avevano costruito due tombe davanti a casa, ben evidenti, con dei bei cipressoni che spiccavano davanti alle nostre finestre». Con fatica, i condomini erano riusciti a farli rimuovere, «ma ora la situazione sarà peggiore, perché la “tomba” sarà unica e più grande, dato che congiungerà le due aiuole rialzate presenti oggi, togliendoci inoltre il passaggio di accesso e facendoci entrare dallo strettissimo corridoio che si formerà fra il muraglione e casa nostra». Questo corridoio, «diventerà di sicuro un bel posto dove scambiarsi certe bustine, cosa che avviene già ora grazie allo schermo costituito dal muro attuale, alto meno di 1 metro, e dalle piante».

La signora Lustrini fa presente che «in via Roen, dove c’era un parco circondato da muri, hanno dovuto toglierli e dar visibilità al giardino; stanno inoltre pensando di dare visibilità anche al parco di lato al teatro di piazza Verdi. Davanti a noi, invece, il muro lo vogliono costruire e noi non dovremmo arrabbiarci?»

I condomini hanno presentato ricorso, in base alla legge urbanistica provinciale, contro la revoca d’ufficio della concessione del 1996 per il loro passo carrabile, e il 13 gennaio avranno un incontro chiarificatore in municipio.

Hanno chiesto alla Provincia di verificare il progetto di rifacimento di piazza Matteotti, i cui lavori sono iniziati il 18 novembre. In particolare si è chiesto alla Provincia di verificare: il rispetto delle distanze dagli edifici residenziali della nuova loggia che misura 55 per 6 metri, dei due chioschi e del nuovo giardino sopraelevato e dei muri di contenimento dello stesso rispetto al condominio. «In nessun caso - scrivono - sono rispettate le distanze di 10 metri dagli edifici ovvero dalle pareti finestrate. L’indicazione che la loggia e i chioschi non saranno ancorati a terra non può essere presa a giustificazione per derogare dalle distanze tra le costruzioni». Si è chiesto dunque di verificare «se sia ammissibile una deroga e, nel caso, se sia stata autorizzata». Infine, «ci si chiede come una loggia di tali dimensioni, non ancorata a terra, possa garantire stabilità e sicurezza».













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