LA STORIA

Musica, dopo il vinile ora tocca alle audiocassette. E l’idea è “bolzanina”

Due ragazzi hanno fondato un’etichetta che stampa e distribuisce musica su “nastri”. E la richiesta cresce: «Il mondo della cassetta c’è, è forte e destinato a crescere. Noi ne siamo dentro da agosto 2020 e in meno di un anno è esploso»


MADDALENA ANSALONI


BOLZANO. Viviamo l’era della musica ascoltata in streaming. Centinaia di artisti suonano dentro al nostro cellulare e i loro brani sono riproducibili con un click. Gli album abitano sempre meno le nostre mensole, ma quando il tempo farà svanire i vinili, le audiocassette e i CD non ci mancherà la musica che occupa spazio? (e non si parla di memoria interna). La risposta è ovviamente sì, ma ciò potrebbe non accadere grazie a chi si sta mettendo in gioco per salvarla. Non si tratta di nostalgici ma di veri e propri imprenditori della musica che si buttano sul mercato mostrandoci le insostituibili potenzialità di questi supporti. Il vinile ha avuto un successo senza precedenti negli ultimi anni ma c'è una sua cugina che nei prossimi potrebbe averne ancora di più: l’audiocassetta. A dimostrarcelo è Reborn Trough tape records, giovane etichetta bolzanina dedicata esclusivamente alla stampa e alla distribuzione delle musicassette audio.

«Volevamo fare qualcosa che comprendesse un supporto fisico. Il mondo della cassetta c’è, è forte e destinato a crescere. Noi ne siamo dentro da Agosto 2020 e in meno di un anno è esploso», racconta David Stefani, cofondatore del progetto insieme a Max Iantorno. Entrambi si occupavano dell’organizzazione di concerti ma nel 2020, come molti, hanno dovuto reinventarsi. «Tutto quello che sapevamo fare nella gestione dei live lo abbiamo portato qui» continua David. L’avvio al progetto lo ha dato la stampa dei “Bulldozzer”, una band importante nel panorama Metal italiano. Le uscite hanno un numero di copie limitato che però è destinato ad allargarsi sempre di più, vista la grande richiesta. Prerogativa di Reborn è che ogni tiratura sia unica: «Sono edizioni che, se verranno ristampate, non saranno mai uguali: o ci sarà una bonus track, o avrà un altro colore o una numerazione diversa» spiega ancora David. La colorazione della cassetta avviene tramite una stampa a raggi ultravioletti, novità che permette un’ampissima gamma di sfumature e non pone limite alle idee grafiche. Nonostante l'interesse che può suscitare un oggetto del genere a livello collezionistico, per Reborn è fondamentale che le cassette vengano utilizzate. «Si è persa negli anni la qualità dell'ascolto musicale» afferma Davide Stefani.

Ci spiega che, in Reborn, tutto è ricercato: dalla carta di copertina alla plastica dell’e-case, prodotto 100% italiano della fabbrica “Music box” di Brescia. Per quanto riguarda il suono, questo tipo di supporto ha delle frequenze particolari che non sono le stesse del Vinile o del CD. « La gente di solito è scettica riguardo la cassetta ma la qualità cambia molto se le frequenze vengono fatte ripassare in dei programmi che le riadattano» spiega David. Il genere si muove molto intorno al Metal e all'harcore: i “Ro power” e i “Game Over” sono due delle importanti band che hanno fatto parte del progetto, ma ci sono state anche sperimentazioni di altri generi. Primi rappresentanti Hip Hop di Reborn sono stati gli Hunting dogs, collettivo targato Bolzano. La loro cassetta è giallo-nera, probabilmente una delle stampe più interessanti dal punto di vista grafico. «L’Hip Hop su cassetta suona molto bene: hai delle frequenze basse che il CD non ti potrà mai dare» afferma David. In Reborn il richiamo agli anni 80 è continuo, nei colori, nelle grafiche, nella comunicazione. «Abbiamo ripreso le pubblicità di Stevie Wonder che faceva per TDK ma anche poster di film come: “Fuga da New York”, “Ritorno al futuro”. Il tutto rimaneggiato con i nostri dati» spiega David.

Il presente lascia comunque lo zampino: all’interno delle cassette si trova un qr code che, se scannerizzato, porta ai canali online dove poter ascoltare gli artisti. «Non tutti possiedono il walkman o la piastra per sentire le cassette» spiega Stefani. Ci si possono trovare anche delle sorprese: una band ha deciso di inserirvi un video in anteprima. Quando David Stefani e Max Iantorno hanno iniziato non si aspettavano tutto questo successo in così poco tempo. Le loro cassette, tramite rivenditori, sono arrivate oltreoceano e il mercato estero sta cominciando a dare i suoi frutti. Ad acquistare le cassette sono stati i fan delle band che hanno stampato, appassionati, collezionisti ma anche musicisti rinomati il quale orecchio può garantire la validità del progetto. Io sono nata nel 2000. Mi ricordo i CD in macchina e l’mp3 di quando andavo alle medie. Una ragazza che ha avuto la sua adolescenza negli anni ’90 mi ha raccontato che quando era piccola suo padre la chiamava in salotto, la faceva sedere con lui sul pavimento e ascoltavano insieme una cassetta fino al suo timido: «Adesso posso andare papà?». In Reborn io ci vedo questo padre. Viviamo l’era stressata e frenetica in cui niente sembra meritarsi un momento e quando acquistiamo un supporto fisico dobbiamo pensare a quanto ci può essere dietro un oggetto. Queste cassette non sono un gadget dal passato ma l’occasione di dare alla musica lo spazio e il tempo che si merita.













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