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Niki Lauda si fa un giro per i bar di Bolzano. Sull’Apecar col socio Benko

Mercoledì 23 marzo l’evento finale della campagna per il sì al referendum sulla Kaufhaus. L’ex pilota di Formula Uno ha investito nella holding Signa dell'immobiliarista austriaco


Davide Pasquali


BOLZANO. Non è ancora ufficiale, ma pare si tratterà di un qualcosa di decisamente folcloristico: giro per i bar della città per offrire da bere ai bolzanini, firmare autografi e mettersi in posa per qualche selfie con la celebrità. Il giro si farà a bordo di un’Apecar. Nell’abitacolo ci saranno nientepopodimenoché l’ex campione di Formula Uno Niki Lauda e il suo socio, l’imprenditore immobiliare e commerciale René Benko. ì

È il coup de théâtre finale per tirare la volata al progetto Kaufhaus, in vista del referendum sul Pru di via Alto Adige che si terrà dal 29 marzo al 4 aprile. Oltre al giro per i bar, mercoledì prossimo, 23 marzo, a palazzo Menz si terrà anche una conferenza stampa di Lauda per sostenere «energicamente» il progetto della Kaufhaus Bolzano. Infine, la sera, si concluderà con un party a inviti al Life Club. Aperto agli over 16, esattamente come la consultazione popolare di cittadini e pendolari.

Via Alto Adige come diventerebbe se il referendum fosse vinto dai sì

Nel pomeriggio, spiega la segreteria particolare di Benko, «l’imprenditore e Lauda saranno impegnati in un tour de force che li vedrà toccare alcuni dei bar bolzanini dislocati nei diversi quartieri, per poi recarsi a palazzo Menz nel tardo pomeriggio, dove avrà luogo la conferenza “3... 2... 1... Start!” Il tutto si concluderà nel noto locale in zona industriale Life club, già impegnato nella campagna a favore del Pru, dove tutti i fan, giovani e meno giovani, potranno scattare una foto col loro mito di sempre e con quello che sta lentamente diventando il nuovo mito di Bolzano». Per saper dove e quando trovarli, si dovrà seguire la pagina Facebook chiamata “Benko Favorevole Zustimmend”. Nei prossimi giorni verranno resi noti i nomi dei bar e gli orari. Col contagocce, per generare suspence o meglio Spannung, visto che i due personaggi sono austriaci.

Secondo le prime indiscrezioni, i bar saranno almeno tre ma si punta a cinque: piazza Domenicani, piazza Matteotti e via Parma dovrebbero essere sicure; poi si starebbe pensando a Corso Libertà e, forse, anche a via Resia. «Benko ci tiene a conoscere e farsi conoscere anche nei quartieri», spiega la sua segreteria.

I motivi di tutto ciò sono chiari. Sostenere la Kaufhaus. C’è però da domandarsi il perché della comparsata di Lauda. Ma è presto detto. Lo spiegava nello scorso mese di luglio la viennese Wirtschaftszeitung. L’ex campione, oggi imprenditore di successo, nel 2015 tramite la fondazione Lauda è entrato nella holding Signa di Benko. Detiene l’1% della società per azioni Signa Prime Selection e il 10% della società a responsabilità limitata Signa Retail. La prima (edifici di pregio nei centri storici) ha in portafoglio immobili il cui valore è attualmente stimato in circa 4 miliardi di euro. La seconda si occupa di centri commerciali, anche in Germania. Colossi come KaDeWe, Karstadt Sports eccetera.

«Sono amico di Benko da anni», ha detto Lauda. «Conosco bene i suoi progetti e lo ritengo un imprenditore di grande successo». Ma a quanto ammonta l’investimento effettuato nella Signa? Lauda non ha risposto. «Di soldi non parlo».

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