Oltrisarco, è caccia al rapinatore «È uno di noi, abita nel rione» 

L’assalto alla gioielleria Doriguzzi. Gli investigatori della Squadra mobile stanno raccogliendo immagini dalle telecamere per avere un identikit del bandito che mercoledì ha minacciato Vilma Trevisan: 4000 euro il bottino


paolo tagliente


Bolzano. Dopo la rapina alla gioielleria doriguzzi di via claudia augusta, mercoledì pomeriggio, la polizia ha dato il via alla caccia all’uomo. proprio in queste ore, infatti, gli investigatori della squadra mobile stanno acquisendo le telecamere di sicurezza di una vasta area tutt’attorno alla gioielleria assaltata. particolare attenzione è rivolta alla zona in cui il bandito in fuga ha abbandonato il borsone rosso che teneva a tracolla al momento dell’assalto alla gioielleria. se l’occhio di qualche telecamera fosse riuscito a cogliere il momento in cui l’uomo passa sotto il porticato del palazzo che ospita il supermercato despar, proprio accanto alla chiesa del santissimo rosario, potrebbe fornire preziose indicazioni sull’autore della rapina, messa a segno con la minaccia di una pistola. complice l’agitazione del momento, infatti, le descrizioni del malvivente fatte dalla signora vilma trevisan, che in quel momento era sola in negozio, e da al watar osama e da fallaha ahmad labied della vicina pizzeria rusty, corsi ad aiutare vilma, non sono state molto precise e le immagini fornirebbero elementi molto utili alle indagini. descrizioni che, nei primi concitati momenti, avevano anche portato gli agenti della squadra volanti a fermare un sospetto: un uomo poi risultato completamente estraneo ai fatti. intanto, è stata fatta stima del bottino: capito che nella cassaforte non c’era l’oro che aveva sperato di trovare, il malvivente ha arraffato un ventina di medagliette e crocifissi d’oro che si trovavano esposti sotto lo spesso vetro del bancone. tenuto conto che il valore di ognuno di quegli oggetti è di circa 200 euro, il bottino si aggira attorno ai 4 mila euro. aumentano i dubbi, intanto, sull’autenticità della pistola usata dal malviventeper minacciare sia vilma che i due pizzaioli di rusty, intervenuti armati di mattarello. durante il blitz, infatti, dall’arma sarebbe caduto un pezzo: difficile pensare, quindi, che potesse essere vera. certo è che il bandito sapeva bene come muoversi e questo particolare farebbe pensare che si tratta di un uomo della zona. ieri mattina, intanto, vilma e il marito aldo doriguzzi sono tornati al lavoro nel negozio al civico 43 di via claudia augusta, come accade ogni giorno da 57 anni. vilma sembrava aver trovato un po’ di serenità dopo il grande spavento di mercoledì pomeriggio. uno spavento che le aveva causato un lieve malore, da cui, fortunatamente, la signora ottantatreenne s’era subito ripresa. ieri pomeriggio, vilma è rimasta a casa e in negozio c’era solo aldo, che al momento della rapina s’era allontanato per bere un caffè, ha fatto fronte, oltre che ai clienti, anche ai tanti amici e ai curiosi che per tutta la giornata hanno fatto la spola in gioielleria.

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