il processo

Omicidio di Fatima, per la difesa Zeeshan è incapace di intendere e volere

La psichiatra forense Anna Palleschi ha rivisto le proprie conclusioni dopo aver visionato il video dell'interrogatorio dell'imputato, durato tre ore (foto DLife)

L'OMICIDIO. Fatima, morta soffocata all'ottavo mese di gravidanza



BOLZANO. Colpo di scena, questa mattina (1 febbraio) in Corte d'assise a Bolzano, nel processo a carico di Mustafa Zeeshan, il quarantenne pachistano accusato dell'omicidio volontario aggravato di sua moglie Fatima, commesso a Versciaco la notte del 30 gennaio 2020.

Oggi la consulente della difesa, la psichiatra forense Anna Palleschi, ha visionato il video di 3 ore dell'interrogatorio di Zeeshan e lo ha considerato incapace di intendere e di volere.

Finora, tutte le tre perizie – effettuate per conto del giudice, della Procura e della difesa in incidente probatorio – avevano considerato l'imputato capace di intendere e di volere al momento dei fatti. La psichiatra ha spiegato che la prima perizia, al termine della quale lei aveva riscontrato solo uno stato confusionale dell'imputato, era stata effettuata senza poter vedere quel video.

Gli avvocati difensori hanno chiesto che venga ascoltato in aula lo stesso Zeeshan e la corte ha fissato l'udienza per il 15 febbraio alle 14.30. 













Altre notizie

Attualità