Park Vittoria, domani la concessione
Ultimo sì in commissione alla realizzazione dell’opera. I costi sono saliti a 16 milioni. Inizio cantiere: settembre 2019
BOLZANO. La Vittoria riparte per non fermarsi più. E si prepara a tornare com'era, una piazza di città e non più solo uno slargo per le auto. Domani c'è l'ultimo atto prima dell'avvio delle procedure di cantierizzazione: il rilascio della concessione edilizia. Ci sono già i pareri positivi che ci devono essere, dunque la commissione dirà sì al garage interrato di sei piani con 400 posti auto. L'altro passaggio è la messa in bilancio per il 2019 di 16 milioni e 500 mila euro per la sua costruzione. Sono un poco lievitati rispetto ai 12 e qualcosa di più che erano stati ipotizzati un paio d'anni fa ma sono anche cresciuti i piani sottoterra (all'inizio erano quattro) e perfezionate le uscite. Ecco dunque cosa aspetta la piazza: 1) domani in commissione rilascio della concessione edilizia con le ultime varianti; 2) già a bilancio 2019 i milioni stanziati per il cantiere; 3) emissione di un bando per l'assegnazione dei lavori; 4) a ridosso, definizione della cornice del bando di concorso per il ridisegno della superficie della piazza stessa. Partendo dal quarto punto, questo aspetto della riqualificazione della Vittoria avrebbe dovuto essere definito già a novembre. «Abbiamo deciso di riportare il piano della piazza al suo aspetto originario - aveva detto il sindaco - e per questo saranno riutilizzate le pietre che l'avevano pavimentata negli anni Trenta». Ma il bando era stato rallentato perché avrebbe dovuto tenere conto delle possibili varianti legate alle uscite dai garage interrati. Ma sta emergendo un'altra ipotesi in municipio. E la spiega l'assessore ai lavori pubblici Luis Walcher: «Ci sarà un progetto architettonico per tenere conto delle questioni logistiche e tecniche legate al garage sotterraneo, ma potrebbe anche concretizzarsi un'altra idea: affrontare questa riqualificazione superficiale come un restauro conservativo. Abbiamo le pietre del pavimento originale nel deposito di viale Trento, abbiamo le foto d'epoca...». In sostanza: con sovrintendenza e tutela degli insiemi si potrebbe affrontare il compito di riportare la piazza al nitore razionalista originario senza proporre un ulteriore disegno. La scelta sarà compiuta tra breve. «Ora la priorità è una sola: iniziare presto» aggiunge Walcher. Che traccia l'orizzonte: settembre 2019. Per poi consegnare l'opera nel 2021. Definiti anche gli aspetti progettuali: sei piani interrati, di cui tre “a rotazione” per il pubblico ( 206 posti auto e 55 moto) e tre per i residenti (195 posti auto a 33mila euro circa l'uno). Due uscite, una su via Battisti e l'altra su corso Libertà. Infine trasformazione in arteria a traffico limitato di quest'ultima che diverrà una ztl a tutti gli effetti con spostamento lungo l'asse del mercato del sabato. «Ci saranno disagi, come per tutte le grandi opere - dice l'assessore - ma alla fine i vantaggi saranno evidenti: tutto quel quadrante sarò riqualificato». Ultimo aspetto: il rifacimento dei percorsi delle ciclabili, ora con due piste, su un lato e sull'altro del corso ma domani riunite e senza salti di quota tra marciapiedi e fondo stradale. Il cantiere sarà condotto tenendo conto delle ultime tecniche per evitare l'invasività delle operazioni anche dal punto di vista acustico: copertura immediata del piano di superficie subito dopo il primo scavo e prosecuzione “al coperto” dei lavori per gli ulteriori piani interrati. Nei prossimi mesi ci sarà una ulteriore messa a punto per piano di viabilità che andrà coordinato con quello che riguarda i cantieri centrali del Waltherpark. Anche Sasa ha predisposto un piano molto flessibile per evitare ripercussioni nei percorsi e negli orari delle corse nella zona di piazza Vittoria. Sarà poi sottoposta ad esame la proposta di utilizzare una certa quantità di posti auto del nuovo parcheggio per venire incontro alle esigenze di viale Venezia e dei suoi abitanti. In particolare dei soci di Park Fiume che, una volta escluso dai programmi urbani il loro progetto, potrebbero, così aveva auspicato Juri Andriollo (ora nuovo assessore, allora presidente della commissione urbanistica), trovare ospitalità in piazza.