Parte la centrale, piovono le proteste

Fortezza: aperto l’impianto che funziona ad olio di palma. Gli abitanti: «Un odore insopportabile, custode colto da malore»


di Antonella Mattioli


FORTEZZA. «Da alcuni giorni, ovvero da quando hanno messo in funzione la centrale che produce energia attraverso l’utilizzo di olio di palma e di colza, l’aria a Mezzaselva è diventata irrespirabile: c’è un odore che è un mix tra pommes frites e gomma bruciata». A sollevare il caso, facendosi portavoce della protesta dei duecento abitanti di Mezzaselva, frazione di Fortezza, è il consigliere comunale della Svp Carl von Pretz. «La gente - prosegue - vuol capire cosa succede in quell’impianto di cui finora si è saputo molto poco. Anche perché l’altra mattina il custode si è sentito male ed è dovuta intervenire l’ambulanza. C’è un legame tra quest’episodio e il malore?». Von Pretz parla dell’esasperazione della gente: «Mezzaselva è tra due strade, la statale e l’autostrada, abbiamo la discarica, diventeremo il cantiere del tunnel del Brennero e adesso quest’insopportabile puzza. È sinceramente troppo».

Le proteste di oggi in realtà non sorprendono più di tanto, perché le perplessità sull’opportunità di realizzare un impianto che producesse energia, sfruttando olii vegetali, come appunto l’olio di palma e di colza, c’erano già nel 2007 quando è stato presentato il progetto.

L’obiettivo. Sei anni fa la società «Bolzano Energia» aveva acquistato un terreno di 6.500 metri quadrati situato in zona Le Cave dove c’erano delle vecchie baracche. Obiettivo dichiarato dal presidente bolzanino della società Michele Salerno: realizzare un impianto per produrre energia salvaguardando l'ambiente. Salerno allora spiegava così l’operazione: «Si parla tanto di fonti rinnovabili per produrre energia ma intanto si continua a sfruttare solo le acque. La nostra società ha invece deciso di puntare sui biocarburanti, vale a dire oli vegetali come olio di palma o di colza, in modo da produrre energia, salvaguardando l'ambiente e la qualità della vita delle persone. La centrale sarà realizzata entro un anno e costerà circa 16 milioni di euro. Puntiamo a produrre dai 75 agli 80 milioni di kilowattora all'anno, energia che sarà immessa nella rete di trasmissione o venduta. Abbiamo già acquistato due motori endotermici da 10 megawatt e adesso stiamo valutando le offerte per realizzare infrastrutture come le basi per i motori e il fabbricato».

La società. Del cda della società «Bolzano Energia» nel 2007 facevano parte la famiglia Salerno, con il 75% di quote, e la famiglia dell’allora sindaco di Fortezza Hans Wild per la restante parte. «Si tratta - dichiarò l’ex sindaco - di un progetto all'avanguardia e rispettoso dell'ambiente. Sono certo che questa centrale porterà vantaggi a tutta la comunità fortezzina». Nelle previsioni c’era anche quella di sfruttare il calore per creare un allevamento di storioni e produrre caviale.

Ma perché, nonostante l’impianto sia finito da alcuni anni, è entrato in funzione solo ora?

«Perché come giunta l’autorizzazione - dice il sindaco di oggi Richard Amort - l’abbiamo data solo da poco tempo e dopo aver ottenuto parere positivo della Provincia. Io comunque ho segnalato all’Ufficio aria e rumore le proteste e mi hanno assicurato che verranno effettuati tutti i controlli previsti per legge».

A Naz Sciaves. Un’altra centrale che funzionava con l’olio di palma era stata aperta qualche anno fa nel comune di Naz Sciaves ma si era rivelata quasi subito un flop. «Era stata costruita - ricorda il sindaco Peter Gasser - da una società austriaca, ma l’avventura si è rivelata più complessa del previsto: l’impianto ha funzionato circa un anno e mezzo e adesso, da un anno e mezzo, è fermo. La società è fallita. A quanto pare i costi della materia prima sono lievitati e quindi non era più economicamente interessante produrre energia usando l’olio di palma».

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