Burocrazia

Passaporti, quattro mesi di attesa per avere un appuntamento 

La prima data utile per chi prenota con lo Spid è il 13 ottobre a Bolzano e il 21 novembre a San Candido. Deriu (Siulp): «In Questura 30 appuntamenti al giorno più le richieste via Pec. Per i mesi di picco servono rinforzi»


Massimiliano Bona


BOLZANO. I tempi di attesa per avere un appuntamento per il passaporto elettronico si sono allungati anche a Bolzano fino a superare i 4 mesi: la prima data libera in Questura (per chi accedeva con lo Spid questa settimana) è il 13 ottobre. A San Candido si va al 21 novembre, a Brennero all’11 ottobre mentre a Bressanone il calendario (strapieno) è mensile.

Tanto basta a far agitare chi, dovendo partire a luglio o ad agosto, sperava che un paio di settimane potessero essere sufficienti a completare l’iter.

Del resto con le riaperture post Covid e con gli effetti della Brexit, è costante (ma anche prevedibile) l’incremento della richiesta dei passaporti da parte dei cittadini tanto che la tendenza delle domande ricalca (quasi) quella pre-pandemia.

«A Bolzano - sottolinea Mario Deriu, segretario provinciale del Siulp, il sindacato unitario dei lavoratori della Polizia - allo sportello vengono garantiti 30 appuntamenti al giorno e bisogna evadere anche le richieste inoltrate via Pec e le urgenze. In un mese le pratiche trattate sono diverse centinaia e questo con tre poliziotti e un civile. Il picco delle domande deve essere ancora raggiunto e pertanto sarebbe quantomai opportuno rimpolpare l’organico con almeno due unità aggiuntive nei mesi estivi».

Chi ha il passaporto classico scaduto, tra l’altro, non lo può semplicemente rinnovare ma deve chiedere il rilascio di un documento nuovo. Il microchip del passaporto elettronico contiene i dati biometrici della persona mentre l'impronta digitale aiuta a rendere più veloce il processo di identificazione e riconoscimento. Negli aeroporti attrezzati con i lettori ottici la procedura avviene in pochi attimi.

Per gli agenti dell’ufficio passaporti gli ultimi due mesi sono stati frenetici e col piano ferie in partenza giugno, luglio e agosto saranno, se possibile, ancora più intensi.

I bene informati sostengono che a Bolzano vengano evase fino a 800 pratiche al mese, oggettivamente tante, ma è sempre più difficile fare fronte all’impennata di richieste dovuta soprattutto alla grande voglia di viaggiare dopo 2 anni di blocco forzato (o quasi) causa Covid.

L’unica alternativa - ma deve esserci un buon motivo - è il passaporto normale “in condizioni d’urgenza” , un documento che viene rilasciato per permettere di espatriare a chi deve partire in tempi brevi. Il rilascio urgente del passaporto non può essere richiesto peraltro solo per abbreviare i tempi ma per comprovate necessità.

Si può ottenere, ad esempio, per motivi di salute, lavoro, studio o famiglia. Pertanto in mancanza di urgenze motivate e documentate, l’attesa per avere un appuntamento può durare fino a 4-5 mesi.

Diverse le lamentele in provincia, anche alla redazione dell’Alto Adige. Per capire che (forse) era meglio restare nei Paesi Ue anche quest’estate basta aprire il pc e cercare la prima data disponibile in Questura o nei commissariati periferici.













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