i dati

Patentino, un 53 per cento di promossi 

Il bilinguismo. Lo scorso anno la percentuale si è abbassata in alcuni livelli d’esame, come nel caso del C1 (laurea) e del B1 (terza media). Lo scoglio più difficile resta il B2 (maturità), dove i bocciati sono il 61 per cento del totale. 



BOLZANO. L’esame di bilinguismo resta una barriera difficile da superare, soprattutto ai livelli più alti. Prendi l’attestato C1 (ex patentino A per laureati). Lo scorso anno è stato rilasciato a 1.875 persone, pari al 49 per cento di quanti hanno tentato la prova. L’anno precedente la percentuale di promossi era stata del 50%, mentre nel 2020 ci si era fermati al 48 per cento. Ancora più bassa la percentuale per il livello B2 (ex patentino B per chi ha la maturità). Qui i promossi nel 2022 sono stati 1.197, pari al 39 per cento del totale. Storicamente un livello «ostico» per chi lo affronta, visto che nel 2021 i promossi erano stati il 36% del totale e nel 2020 il 34 per cento.

A scendere di livello con il B1 (ex patentino C per la terza media), lo scorso anno sono stati rilasciati 800 attestati di bilinguismo, con una percentuale di promossi del 51%, a fronte del 54 per cento nel 2021 e del 45% l’anno precedente. Infine l’A2 (ex patentino D per la licenza elementare) ha visto 986 promossi nel 2022, pari al 74%, mentre nel 2021 la percentuale era stata dell’80 per cento e del 77% nel 2020. Facendo una media tra le quattro tipologie di attestato, chi ce l’ha fatta nel 2022 rientra nel 53,25 per cento del totale, in termini assoluti 5.578 persone che hanno ottenuto il patentino.

A questi dati bisogna aggiungere quanti si sono visti riconoscere le certificazioni linguistiche per la lingua tedesca con conseguente esame monolingue in lingua italiana, per alla fine, conseguire l’attestato di bilinguismo tramite il riconoscimento di una certificazione tedesca e un esame monolingue in italiano per i livelli C1, B2, B1 e A2 (certificazioni linguistiche rilasciate dagli enti certificatori ufficiali e relativo riconoscimento da parte del Servizio esami di bi- e trilinguismo della Provicia). Numeri che sono ancora inferiori rispetto a chi va fa fare il classico esame del patentino. Così ad esempio ci sono stati 297 riconoscimenti per il C1, 511 per il B2, 187 per il B1 e 129 per l’A2, per un totale di 1.124 riconoscimenti, a cui aggiungere quelli che hanno fatto la prova al contrario, ovvero il riconoscimento di certificazioni linguistiche per la lingua italiana, con esame monolingue in tedesco. Qui ci sono stati 244 riconoscimenti per il C1, 262 per il B2, 9 per il B1 e 0 per l’A2, per un totale di 515 attestati.

Tutti dati che escono dalla risposta del governatore Arno Kompatscher ad un’interrogazione di Sandro Repetto (Pd), in consiglio provinciale. Il consigliere chiedeva anche di conoscere quale fosse stato il tasso di superamento della certificazione linguistica per la conoscenza della lingua tedesca, rilasciata dagli enti certificatori ufficiali, per ogni livello di conoscenza C1, B2, B1 e A2? Un dato non in possesso dal Servizio esami di bi- e trilinguismo della Provincia «in quanto non è sede di esame delle certificazioni linguistiche» in oggetto. Qui ci sovviene però una pubblicazione dell’Astat (Istituto provinciale di statistica), relativa all’anno 2021, dove si affermava che la percentuale di successo degli esami monolingui per le certificazioni linguistiche fosse pari in quell’anno al 97,6 per cento, con valori omogenei nei quattro livelli. Insomma una percetuale di successo nettamente più alta rispetto al classico esame del patentino. Gli esami di bilinguismo sono stati istituiti nel 1976 mediante il Dpr n. 752 del 26.07.1976 in attuazione di quanto previsto dallo Statuto d’autonomia e vengono svolti dal 1977.

In Alto Adige l’attestato di bilinguismo è un requisito imprescindibile per lavorare nella pubblica amministrazione, nonostante deroghe temporanee ed a tempo limitato, quando si ha difficoltà a reperire determinati profili professionali, come i medici. M.D.

 













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