Per l’eredità da un milione il Comune è pronto a tutto

È di una donna di 89 anni che gestiva un’osteria. Ha donato un maso e contanti Blaas: «Fate chiarezza». Pürgastaller: «Una parente ha presentato ricorso»


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. «Una parente stretta dell’anziana oste ultraottantenne che ha lasciato in eredità al Comune il maso “Götschele” e tre conti correnti bancari per un totale di 600 mila euro, ha provato ad appropriarsi del terreno antistante il maso di Millan che, essendo edificabile, ha un valore tutt’altro che trascurabile»: l’assessore Claudio Del Piero riassume così, rispondendo ad un’interrogazione del capogruppo dei Freiheitlichen Walter Blaas, una storia che merita di essere raccontata. Anche perché in ballo c’è un contenzioso sul quale il Tribunale dovrà pronunciarsi a breve.

L’eredità. La donazione, davvero significativa e inusuale per le modalità scelte, è stata fatta dalla signora Maria Obexer, nata nel 1921 a Bolzano, residente per anni a Bressanone, nel quartiere di Millan, al civico 74 di via Plose, e deceduta a fine 2010. «Negli anni Sessanta e Settanta - ricorda il sindaco Albert Pürgstaller - gestiva assieme al marito un’osteria con la quale ha messo da parte una somma piuttosto importante».

Il Comune ha ottenuto il maso Götschele, altre tre particelle e tre conti correnti bancari: un libretto di risparmio presso la Rurale della val d’Isarco con 534 mila e 196,11 euro, un conto corrente con 25.035,85 euro presso la filiale di Millan della Cassa di Risparmio e un conto corrente della Banca Popolare di Millan con un saldo di 38 mila e 650 euro.

Le condizioni poste. L’eredità è finita al Comune di Bressanone ma solo a una condizione precisa: «Dopo aver accettato l’eredità - continua l’assessore Del Piero - abbiamo l’obbligo di destinare il maso a persone anziane o a bambini disabili. E faremo tutto il possibile per realizzare il desiderio della defunta. Non appena si pronuncerà il Tribunale abbiamo intenzione di metterci in contatto con la Comunità comprensoriale per valutare assieme i prossimi passi». La signora Obexer ha fatto una scelta ponderata: «Era anche lei disabile ed era stata assistita per parecchi anni - ricorda il sindaco - e ciò le aveva fatto sviluppare una particolare sensibilità per le fasce deboli».

Il contenzioso al tavolare. «Il problema è sorto - sottolinea il capogruppo dei Freiheitlichen Walter Blaas - non appena il Comune si è accorto che un bosco a Sant’Andrea, risultava appartenere (all’ufficio tavolare) all’erede naturale della signora Obexer». Secondo la giunta si tratterebbe di una nipote. «Il Comune ha confermato - prosegue Blaas - di aver già presentato reclamo al tavolare e di aver già iniziato l’iter per la voltura dei conti correnti bancari. Da parte nostra vogliamo capire, esattamente, che progetti ha in cantiere la giunta per sfruttare al meglio la generosa donazione». Il sindaco è cautamente ottimista: «Ci sono state valutazioni diverse su un passaggio del testamento ma siamo convinti di riuscire a spuntarla. Anche per rispettare la volontà della signora Maria».

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