Più sicurezza e no ticket: ecco i paletti della Svp 

Le elezioni del 20-21 settembre. Assemblea della Stella alpina su programma e lista Il candidato sindaco Walcher: «Non lavoriamo con i divieti». Steger: «Ötzi resti in centro»



Bolzano. Luis Walcher si è girato la città in bicicletta per il suo lavoro da assessore ai lavori pubblici e per la campagna elettorale. «Bolzano, città delle bici, questo sarà uno dei miei slogan. Perché ci credo. L’auto non la uso praticamente mai». A cavallo di una bicicletta il vicesindaco Walcher prova a vincere la gara che la Svp immagina di coronare, prima o poi, avere il primo sindaco di lingua tedesca a Bolzano dopo Julius Perathoner. Ieri sera la Svp ha riunito il coordinamento cittadino con i referenti dei gruppi locali e i candidati per l’ultimo via libera alla lista e al programma. Luis Walcher candidato sindaco e una lista con 45 nomi. Non c’è un capolista nel senso tradizionale del termine. «La lista sarà in ordine alfabetico», conferma Walcher. «Puntiamo su Walcher, vogliamo vincere». Poi i nostri elettori scelgono i loro candidati per il Consiglio», conferma l’Obmann cittadino Dieter Steger. La lista verrà ufficializzata lunedì (in Comune il deposito è previsto da oggi a martedì). Non si ricandideranno i consiglieri Judith Kofler Peinter, Sylvia Hofer e Matthias Mayr. Tra le novità nella lista, l’ex presidente della Seab Rupert Rosanelli. Anticipa Walcher: «Quando lavoro sul progetto di una strada, non penso se andrà a vantaggio di sudtirolesi o italiani. In ogni caso, nella lista avremo candidati che per motivi di famiglia hanno una buona conoscenza del mondo di lingua italiana». Ci saranno cioè mistilingui. Il programma era praticamente pronto in febbraio, ricordano Walcher e Steger, «Poi è arrivato il lock down e adesso le priorità non possono più essere le stesse». E quindi, elencano, «al primo posto ora viene il lavoro è per noi è una sorpresa totale, perché a Bolzano non è mai stato un problema». Collegato al lavoro, proseguono «ci sono i servizi. Per garantire il livello di reddito delle famiglie non si può arretrare sulla occupazione delle donne. E quindi servono buoni servizi».

La sicurezza

Ieri mattina in Commissariato del governo si è tenuta una seduta del Comitato ordine e sicurezza pubblica dedicata al degrado di piazza Magnago e piazza Stazione. Steger prende la rincorsa: «Ecco, una cosa è chiara. Dopo il lockdown la situazione è peggiorata in modo inaccettabile. C’è più sporcizia e meno sicurezza. Bolzano non può permettersi un simile danneggiamento alla propria immagine e qualità di vita. Questa amministrazione ha fatto molto, ma quanto abbiamo dovuto insistere per le telecamere? Ci dicevano che non servono, invece servono eccome. Adesso bisogna andare oltre». Alla sicurezza declinata come sorveglianza Walcher aggiunge un altro esempio di prevenzione: «Si deve lavorare anche sul fronte sociale».

No ticket, no divieti

L’assessora alla mobilità Maria Laura Lorenzini (Verdi) crede nell’ipotesi di ticket di ingresso alla città. Dalla Svp la frenata è totale. «Assolutamente no», dice Walcher. E Steger: «A differenza dei Verdi, la Svp non lavora con i divieti». E Walcher: «Bolzano prima deve fare i compiti, creando una alternativa alle auto ancora più convincente di quanto abbiamo oggi. Come Svp abbiamo la fortuna di poter dialogare agilmente con gli altri Comuni e con la Provincia. Le biciclette elettriche sono un potenziale enorme, chi vive a Terlano o Cardano deve poter avere piste ciclabili fino al centro di Bolzano».

Il museo di Ötzi

La Svp conferma nel programma la propria linea sul trasferimento di Ötzi. Il museo deve restare in centro, e in particolare nei pressi del Talvera, ricorda Steger, per valorizzare l’asse con corso Libertà. Ma l’ipotesi dell’assessore Konder di scambio con il Museion non sembra la preferita.

Le alleanze

Walcher in passato ha ribadito il buon lavoro con il sindaco Caramaschi, ma Steger conferma che gli scenari sono aperti: «Abbiamo il nostro candidato sindaco. Tutti gli altri sono concorrenti. Dal 21 settembre saremo molto veloci nelle trattative».

La A22 nel tunnel

La concessione della A22 non c’è ancora. La Svp di Bolzano è pentita di avere archiviato il progetto di circonvallazione, per sostenere il trasferimento dell’autostrada in galleria? «Questo è il progetto per eccellenza, il più risolutivo. Entro settembre si capirà».

Il sociale

La città invecchia. La Svp punta, tra l’altro, su nuove residenze con modelli alternativi alle case di riposo, sull’esempio del Grieserhof. FR.G.

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