Piazza Matteotti, il muro s’abbassa
Il progetto definitivo. La barriera di quasi due metri, contestata da un condominio, è stata abbassata. Non più quasi 2 metri ma 90 centimetri L’altra novità è il verde: il tetto della loggia metallica verrà ricoperto di piante. Il 21 gennaio confronto Comune-cittadini per chiarire tutti i dubbi
Bolzano. Piazza Matteotti si ammorbidisce. Si apre un po' di più, tra spazio pubblico urbano e edifici residenziali, abbassa il "muro delle polemiche" che chiudeva la prospettiva di un paio di condomini, si specchia nella nuova loggia con l'integrazione dei due chioschi esistenti che oggi creavano qualche asimmetria di troppo.
Confermata la fontana e la ricollocazione del busto di Giacomo Matteotti. Ma la novità è il verde. Per questo la Giardineria comunale è stata molto coinvolta in queste settimane. E su due fronti. Il primo è una assoluta novità: il tetto della loggia metallica verrà ricoperto di piante. La prima edizione di quella politica dei "tetti verdi" che dovrebbe attuarsi in serie nei prossimi mesi. Poi il giardino rialzato. Si tratta di un intervento paesaggistico sul fronte della aiuole che oggi mascherano l'accesso al parcheggio sotterraneo ma senza eccessiva continuità estetica. Il nuovo giardino compenserà invece i salti di quota del terreno creando ulteriore omogeneità di visuale.
Il passaggio tra i vecchi e i nuovi disegni progettuali, oggi messi definitivamente a punto anche nei rendering dello studio Calderan-Zanovello, aveva creato tensione tra progettisti e abitanti dei condomini Ipes che fiancheggiano il lato est della piazza. Con al centro in particolare un muro di schermatura ("Era stato pensato a protezione della privacy degli abitanti delle case" avevano obiettato i tecnici comunali) giudicato troppo opprimente. "Ora sarà dimezzata la muratura. Non più quasi due metri ma 90 centimetri - anticipa Paolo Bellenzier, a capo dell'urbanistica municipale - e il resto della superficie si muoverà con materiali in trasparenza". Il Comune intende poi concentrare gli accessi ai condomini sul lato interno ("come sono sempre stati in origine") e anche il passo carraio. Qui si era aperta anche una discussione "filosofica" sull'uso della piazza, se lasciarla aperta ai percorsi delle auto o meno. "L'idea, anche condivisa dal quartiere nella fase di ascolto pre bando progettuale - aggiunge Bellenzier - e che sta alla base dell'intervento è dotare il rione di una vera piazza. Dunque senza auto e a totale disposizione degli abitanti. Per svolgere le loro attività sociali in sicurezza e anche ospitare eventi". É stato questo anche il ragionamento che sottintendeva la creazione della loggia, l'elemento più visibile della proposta progettuale con la quale lo studio di architetti Calderan-Zanovello è arrivato al primo posto nel concorso municipale. Ma l'altra novità è nel metodo. Per chiarire fino in fondo le novità e gli aggiustamenti negli interventi costruttivi sulla piazza, il Comune ha già contattato gli abitanti dei condomini che avevano contestato alcune scelte "sulla carta". Ma ora aprirà un confronto formale con i cittadini interessati: è stata infatti fissata la data, sarà il 21 gennaio, di un tavolo in cui si discuteranno, nel concreto, le ricadute dei disegni definitivi e le eventuali osservazioni da integrare. "Perchè - dice ancora Bellenzier - abbiamo stabilito che piazza Matteotti vivrà un periodo " di prova", una volta conclusi i lavori, in cui si verificherà la rispondenza di alcune scelte architettoniche rispetto ai risultati che si vogliono ottenere". É iniziata la stagione del confronto, insomma. Mentre il calendario è stato definito: si chiuderanno i cantieri entro fine aprile.