Bolzano

Piazza Mazzini, si fa sul serio: fontane, cubi e pavimenti 

Il progetto di riqualificazione in giunta comunale. Previsto il recupero e la messa in funzione delle fontane. I cubi verranno protetti da vandalismi e degrado. Lavori finiti per l’autunno 



BOLZANO. La lunga agonia di piazza Mazzini è agli sgoccioli. Passata dalla poca tenuta complessiva del progetto originario, con le vasche al posto delle aiuole, al degrado inevitabile vista l’assenza di una integrazione commerciale plausibile sotto i suoi portici e infine all’esplosione della protesta dei residenti, la piazza decide di avviare il proprio progetto riqualificativo.

«A breve lo porto in giunta» annuncia il vicesindaco. In realtà, le procedure di gara per l’esecutivo e l’affidamento scorporato, avrebbero dovuto essere avviate già a febbraio. Ma una serie di snodi per definire le assegnazioni hanno condotto ad uno slittamento ulteriore. «Dobbiamo fare in fretta» avevano avvertito i tecnici comunali. La ragione? Quando in autunno il mercato del sabato dovrà abbandonare la sua piazza Vittoria, piazza Mazzini, con corso Libertà, dovrà farsi trovare libera per ospitare l'installazione dei banchi.

ll fatto che Luis Walcher, ora, mostri la volontà di accelerare fa comprendere che ci sono due urgenze: la prima è, appunto la rilocazione del mercato e, tra l’altro, fa trasparire il fatto che sarà corso Libertà l’alternativa agli spazi sotto il monumento; la seconda, che il municipio ritiene necessario dare una risposta concreta alle proteste dei residenti, in particolare quelli che gravitano su palazzo Rossi, e, strategicamente, togliere la piazza da sotto i piedi di chi l’ha frequentata in questi mesi, facendone aumentare la percezione di luogo non attrattivo. È questo l'obiettivo infatti: restituirla ai cittadini.

Ma soprattutto riassegnarle quel ruolo di snodo urbanistico e architettonico che ne aveva fatto lo sfondo di uno delle più compiute realizzazioni del razionalismo bolzanino. In verità anche il progetto che sarà finalmente posto in essere resta parziale: «Interveniamo adesso soltanto sulle componenti strutturali, come vasche da risanare, pavimentazione, protezione dei cubi dei garage - ha detto l'ingegner Stefano Stringari - perchè finche il mercato del sabato non avrà la sua sistemazione definitiva, piazza Mazzini dovrà restare il più possibile sgombra». Intendendo dagli arredi. Perchè questi ultimi erano stati inseriti nel progetto complessivo, vista la necessità di rendere vivibile lo spazio, ma poi scorporati per non accumulare oggetti difficilmente spostabili.

L’aspetto definitivo, in sostanza, piazza Mazzini potrà averlo non prima della conclusione dei lavori per il garage sotterraneo di piazza Vittoria, e quando, di conseguenza, anche i banchi non correranno più il rischio di nuovi traslochi. Gli interventi di restauro più in profondità avverranno, secondo progetto, sulle fontane. Il loro stato attuale è pietoso. Visto che fin dall'inizio l'acqua non era riuscita a defluire correttamente e anche le piante e il verde che vi era stato inserito si è dimostrato non funzionale al contesto. Sarà rimessa in funzione la fontana a cascata, ora chiusa, con un importante intervento sull'impiantistica e sull’idraulica.

Poi i cubi ai due lati. Che sono da tempo oggetto di continue aggressioni vandaliche sia con i graffiti che con la sporcizia di riporto. Si prevede di risanarli e poi ricoprirli con una materiale che funga da guaina protettiva e impedisca il degrado e le scritte. In parallelo il Comune sta compiendo sforzi per identificare e supportare i molti che hanno preso la piazza e le sue sedute per dormitori. Il Comune conta sul fatto che il cantiere funga da deterrente. P.CA.













Altre notizie

Attualità