Pressing sui medici di famiglia L’Asl: disponibili (quasi) sempre  

Appello ai cittadini. «La durata del loro servizio va ben oltre l’ attività ambulatoriale e consiste nella rintracciabilità telefonica ed eventualmente in visite domiciliari. Ci sono le Aft, potete rivolgervi ai colleghi se il vostro non è in ambulatorio» 


Valeria Frangipane


Bolzano. «pronto soccorso? è solo per le emergenze, per tutto il resto cari cittadini c’è il medico di famiglia. che è disponibile (quasi) sempre perchè il suo lavoro non finisce con l’ambulatorio». parte forte l’appello dell’asl (gira su facebook attraverso una sponsorizzata) che suona da pressing indiretto sui professionisti della sanità.

Il linguaggio usato è diretto e colloquiale.

«lo sapete che la durata del servizio del medico di famiglia va ben oltre la sua attività ambulatoriale e consiste anche nella rintracciabilità telefonica ed eventualmente nelle visite domiciliari (sulle quali decide il medico)? tanti medici sono anche raggruppati nelle cosiddette aft (aggregazione funzionale territoriale), il che significa che potete rivolgervi ai colleghi se il vostro non è in ambulatorio. se cliccate su www.asdaa.it/aft potete controllare a quale aft fa parte il vostro medico. potete trovare ulteriori informazioni nella carta dei servizi». in estrema sintesi se lo specialista di riferimento (cioè il proprio medico di famiglia) non è disponibile, quest’ultimo deve indicare al paziente (per telefono) un altro medico di famiglia (inserito nella sua aft) in grado di sostituirlo ed a cui può rivolgersi. attenzione però perchè è possibile chiamare solo in caso di urgenza (prestazione “non differibile”). non perchè si ha bisogno di una ricetta. da sempre scettici (alcuni) professionisti in merito alla reale efficacia dell’aft: «a tutt’oggi non possiamo accedere ai dati del collega per lo scambio dati del paziente... questione che non ci permette un’operatività di livello».

Ma l’azienda tira dritta per la sua strada per abbattere le code al pronto soccorso ed oltre all’ambulatorio “prime cure” - partito a dicembre al san maurizio per seguire i casi non urgenti - spiega alla popolazione che il punto di riferimento primo è sempre e solo il medico di famiglia. «è lui il primo professionista a cui dovete rivolgerti. saprà darvi tutte le indicazioni necessarie per risolvere il problema. i suoi orari vanno dalle 8 alle 20 di tutti i giorni feriali e dalle 8 alle 10 dei prefestivi. la sua attività è composta da visite ambulatoriali, attività domiciliare e rintracciabilità telefonica. nella restante parte degli orari (dalle 20 alle 8 delle giornate feriali, dalle 10 del prefestivo infrasettimanale fino alle 8 del primo giorno feriale successivo, dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì) è sostituito dal servizio di continuità assistenziale (la guardia medica)».

E non è finita. perchè - continua l’asl - se avete bisogno esiste anche l’aggregazione funzionale territoriale. «si tratta di un aggruppamento di medici di famiglia, incaricato di garantire il servizio dalle 8 alle 20.00, tutti i giorni della settimana, ma attenzione solo per prestazioni mediche non differibili». ciò avviene - continua l’asl - tramite l’attività ambulatoriale o mediante disponibilità telefonica ove la fascia oraria di apertura degli studi medici non coprisse le 12 ore dalle 8 alle 20. «l'aft - sintetizza dunque l’asl - significa che tu cittdino puoi anche rivolgerti ai Colleghi del tuo medico se non è in servizio. i medici di una determinata aft sono infatti tenuti a svolgere gratuitamente l’attività ambulatoriale come sopra descritto, a favore di tutti i cittadini iscritti all’aft di cui fanno parte in caso di prestazioni mediche non differibili, mentre l’assistenza domiciliare e quella programmata è garantita dal medico del singolo paziente». quindi cliccando su un link che si apre all’interno della stessa sponsorizzata di facebook, l’asl invita il cittadino a controllare sul sito «a quale aft appartiene il vostro medico». compaiono tutti e quattro i comprensori, con tutti i medici in servizio, gli orari dell’ambulatorio, i numeri di telefono ed anche i cellulari. il comprensorio sanitario di bolzano è ampio, per quel che riguarda bolzano città è possibile aprire 4 pagine di pdf. in estrema sintesi - come detto - se lo specialista di riferimento (cioè il proprio medico di famiglia) non è disponibile, quest’ultimo deve indicare al paziente (per telefono) un altro medico di famiglia (inserito nella sua aft) in grado di sostituirlo ed a cui può rivogersi. attenzione però perchè è possibile chiamare solo in caso di urgenza (prestazione “non differibile”). non perchè si ha bisogno di una ricetta. «chiaramente - dicono alcuni medici - ci si deve capire bene col paziente su cosa significhi visita non differibile. é comunque sempre meglio che si rivolgano al medico di fiducia, che conosce bene la storia clinica del singolo, che ad un altro medico che non lo conosce, specialmente finchè non sarà possibile accedere ai dati dei colleghi. come facciamo a curare una persona di cui non conosciamo la storia clinica?».













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