contenzioso

Primariato negato a Bolzano, l’Asl dovrà risarcire la pediatra con 334mila euro: «Aveva i titoli»

La dottoressa non era stata nominata pur risultando idonea. Il giudice del lavoro le ha dato ragione


Mario Bertoldi


BOLZANO. Il tribunale civile di Bolzano (giudice del lavoro Giulio Scaramuzzino) ha accolto la posizione di una pediatra che aveva contestato la composizione della commissione attivata dall'Azienda sanitaria in occasione di un concorso per l'assegnazione del primariato di pediatria dell'ospedale di Bolzano.

La sentenza prevede anche la corresponsione da parte dell'Asl di 334 mila euro a titolo risarcitorio. Il tribunale del lavoro, infatti, ha riconosciuto che la ricorrente aveva i titoli professionali per ottenere un primo mandato di cinque anni con possibile conferma anche di ulteriori cinque anni.

Il contenzioso era nato a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale che aveva dichiarato la illegittimità costituzionale della legge provinciale altoatesina del 2017 sulla composizione delle commissioni che procedono alla nomina (solo in Alto Adige non conforme alle disposizioni nazionali e composta dal solo direttore sanitario e da due esperti). Nel caso in questione la dottoressa (che per il momento è primaria facente funzioni all'ospedale di Merano) non era stata nominata primaria pur conseguendo un giudizio di idoneità.













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