Provincia, bocciata mozione dei Verdi per la prevenzione
Bolzano. «nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il consiglio provinciale boccia la mozione verde in cui si proponeva di avviare dei progetti di prevenzione a scuola,...
Bolzano. «nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il consiglio provinciale boccia la mozione verde in cui si proponeva di avviare dei progetti di prevenzione a scuola, coinvolgendo sia maschi che femmine fin dalla più tenera età». a dirlo i consiglieri verdi brigitte foppa, riccardo dello sbarba e hanspeter staffler. «nessuno dei numerosi partecipanti al dibattito – continua il documento – ha messo in discussione contenuti e impostazione della proposta. raramente abbiamo visto così tanti interventi su una mozione in consiglio provinciale. ben 17 consiglieri hanno preso la parola per esprimere la propria opinione su questo tema. tutti si sono sentiti coinvolti». alla fine del dibattito, però, è arrivato il no secco degli assessori alla scuola. «secondo loro – scrivono i verdi –, nelle scuole, si fa già abbastanza. a questa motivazione e ad altre argomentazioni portate nella discussione diciamo tre volte “no”!». no, non è vero che la violenza è sempre colpa di qualcun altro. la violenza di genere riguarda proprio noi ed è importante che queste attività di sensibilizzazione e prevenzione avvengano a scuola, proprio perché a scuola si raggiungono tutti, ragazzi e ragazze di tutte le provenienze sociali e culturali. no, la violenza di genere non è neutrale. nel femminicidio una donna viene uccisa in quanto donna. non c’è nulla di neutrale in questo. no al no degli assessori! non è vero che si fa abbastanza se ci troviamo ancora a discutere di questo triste tema. e in alto adige il pericolo di violenza di genere è più alto che nel resto d’italia. quindi “no”, non è vero che facciamo abbastanza. con un piccolo “sì” a questa mozione si sarebbe potuto fare molto. “siamo delusi e delusa, ma non per questo getteremo la spugna. #noiresistiamo”».
Pari opportunità
Si è riunita ieri, per la prima volta, la nuova Commissione Pari Opportunità del Comune di Bolzano. Le consigliere hanno scelto come prima data di convocazione la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e hanno deciso di dedicare la loro seduta ad una problematica purtroppo sempre molto attuale evidenziata anche dalle misure limitative imposte durante il lock down legato al Covid-19 e cioè quella della violenza domestica e tutte le forme di violenza maschile esercitate contro le donne nelle relazioni di fiducia e di intimità, da quella psicologica, alla fisica, economica, sessuale, senza dimenticare inoltre la forma assistita che riguarda i figli e le figlie conviventi. Alla seduta della Commissione è stata invitata anche Christine Clignon, presidente della Gea, l’associazione che gestisce a Bolzano il centro d’ascolto antiviolenza e la casa rifugio, che ha illustrato l’attività dell’associazione. La Commissione ha infine espresso solidarietà alla Consigliera e Assessora Johanna Ramoser per i recenti e inaccettabili attacchi verbali subiti.
Zonta International
«Da oltre 100 anni, Zonta International contribuisce a realizzare un mondo libero dalla violenza contro le donne attraverso il servizio e il sostegno. Zonta Club Bozen Bolzano è una di queste associazioni, impegnata attualmente con campagne di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne in Alto Adige, come molte altre associazioni operanti in questo settore. Tuttavia, uno sforzo collettivo, anziché individuale, sarebbe maggiormente auspicabile. Per questo, scegliere di affidarsi a un’associazione di aiuto può essere fondamentale, creando una rete si aumenterebbe però la qualità del servizio offerto e soprattutto la sensazione per la donna in difficoltà di far parte di una “famiglia accogliente”, dopo aver sofferto per molto tempo in solitudine. Per garantire un aiuto efficace, oltre che cercare la collaborazione di professionisti, per le associazioni sarebbe fondamentale elaborare protocolli con tutte le istituzioni coinvolte su questo tema. Proviamo ad unire le forze, che in Alto Adige sono tante, e portiamo avanti questo tema senza remore pensando che l’obiettivo è sempre lo stesso: rendere le donne libere di agire, libere di pensare e libere di amare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA.