Qualità della vita 2019, Bolzano consegna lo scettro a Trento
L’Alto Adige retrocede dal primo al decimo posto. Pubblicata la classifica di “Italia Oggi” Retrocessione inaspettata, oggi verranno resi noti i motivi. Ma siamo in testa per “affari e lavoro”
Bolzano. Qualità della vita, Bolzano perde lo scettro e scivola dal primo al decimo posto.
È Trento la reginetta d’Italia per la qualità della vita nel 2019 - secondo la classifica stilata dal quotidiano economico “Italia Oggi” - che sale dal secondo al primo posto, premiata per eccellenza in affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, tempo libero e turismo. Un primato, quello di Trento, che ricalca un successo consolidato negli anni. Le prime dieci province appartengono, ancora una volta, al Nordest o al Nordovest: dopo Trento, ci sono Pordenone, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola, Belluno, Aosta, Treviso, Cuneo, Udine e solo decima Bolzano, che - come detto - scende dal primo al decimo posto rispetto al 2018. Va detto - come sottolinea Claudio Della Ratta, consigliere comunale Psi/Pd - che Trento primeggia nella vivibilità delle 107 province (passando da 997 punti del 2018 ai 1.000 assegnati al capoclassifica del 2019) e Bolzano passa in decima posizione (passando dai 1.000 di capoclassifica del 2018 agli 818 punti del 2019) confermando la prima posizione solo per "affari e lavoro": «Rilevare un peggioramento del 19% deve in generale far riflettere, almeno in attesa del dato di dettaglio che “Italia oggi” comunicherà in seguito - per comprendere appieno ove si collochino con precisione le innegabili carenze emerse». Per incontrare le prime province del Sud bisogna scorrere la classifica fino ad arrivare al 69° e al 70° posto, dove compaiono le lucane Potenza e Matera. Agrigento: caso paradigmatico di realtà del Sud con problemi strutturali atavici irrisolti, figura all’ultimo posto della classifica, quest’anno relativa a 107 province, non più a 110 (quelle sarde si sono ridotte da otto a cinque). Nel 2019 - secondo la ricerca - la qualità della vita in Italia è complessivamente migliorata. Oggi sono 65 su 107 le province italiane in cui la qualità di vita è buona o accettabile: un dato che risulta il migliore degli ultimi cinque anni. Nel 2015, infatti, le province in cui «si vive bene» erano 53 su 110, nel 2016 e 2017 erano diventate 56 su 110, nel 2018 avevano raggiunto quota 59 su 110.
Un’evoluzione costante, insomma, malgrado il contesto economico per nulla semplice.