Raggiro d’amore senza prove 

Il tribunale assolve nuovamente Domenico Bonadio. Ora l’imputato tornerà in possesso delle cambiali che la donna innamorata dice di aver firmato per superficialità, fidandosi del promesso sposo (che aveva già una moglie)


Mario Bertoldi


Bolzano. Per Domenico Bonadio, il bolzanino accusato di aver raggirato una donna promettendole di sposarla, è arrivata un’altra assoluzione. Ancora una volta con riferimento al comma seconda dell’articolo 530 del codice di procedura penale, quello cioè che fa riferimento all’insufficienza della prova. Il giudice Ivan Perthoner ha dovuto prendere atto che la ricostruzione dei fatti emersa a dibattimento (in relazione alle necessità probatorie) non può essere considerata sufficiente per arrivare ad una sentenza di condanna.

Niente prove.

Non sono stati sufficienti non solo gli elementi d’accusa portati in aula dalla presunta parte lesa (che è costituita parte civile con l’avvocato Alessandro Osler) ma anche quelli della Procura della Repubblica che aveva chiesto la condanna dell’imputato a tre anni di reclusione (anche in considerazione dei precedenti penali dell’imputato). Sempre in relazione al presunto raggiro d’amore, questa volta Domenico Bonadio (difeso dall’avvocato Marco Boscarol) doveva rispondere di falsità in cambiali , reato perseguito all’articolo 491 del codice penale (escluso dalla recente ondata di depenalizzazioni) . In sostanza l’uomo è finito di nuovo sotto processo per aver tentato di mettere all’incasso a Cles (tramite un professionista a cui il titolo era stato girato) una delle tre cambiali che sarebbe riuscito a far firmare in bianco alla parte lesa a fronte di un presunto maxi prestito di cui però non è mai stata fornita alcuna tracciabilità.

Il prestito fantasma.

In sostanza Bonadio si è difeso sostenendo di aver prestato alla parte lesa complessivamente 170 mila euro non riuscendo però a dimostrare come sarebbe stato in possesso della somma, facendo addirittura riferimento a fantomatiche vincite al casinò. L’imputato (che in un altro processo era accusato di aver sottratto alla donna 112 mila euro ed è stato assolto in via definitiva) in questo procedimento era accusato di aver fatto firmare alla signora innamorata tre cambiali in bianco (non si sarebbe resa conto di cosa firmasse) e di aver poi tentato di metterle all’incasso. Fu bloccato dall’intervento della Procura che sequestrò i titoli su denuncia della presunta parte lesa. Si tratta per la precisione di tre cambiali: una di 20 mila euro, una di 18 mila e la terza di 11.700 euro. L’accusa non è riuscita a portare in aula elementi considerati sufficienti ad una condanna. Le motivazione della sentenza saranno disponibili solo tra tre mesi. Nel frattempo è molto probabile che Domenico Bonadio ottenga il dissequestro dei titoli che non è stato disposto dal giudice in sentenza. Forte dell’assoluzione ottenuta (seppur per insufficienza di prove) l’imputato molto probabilmente tornerà a mettere all’incasso i titoli vantando un credito nei confronti dell’ex innamorata che potrebbe resistere avviando un nuovo procedimento, questa volta in sede civile.













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Valeria Frangipane

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