TRAGEDIA IN ALTO ADIGE

Renon, bimba di 8 anni muore schiantandosi con la slitta

Si chiamava Emily Formisano. La mamma che era con lei è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Bolzano. Hanno sbagliato pista e sono finiti sulla "nera" per gli sciatori, finendo la loro corsa contro un albero

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IL PRECEDENTE - Nel marzo del 2012 un incidente analogo sulla Croda Rossa



BOLZANO. Ancora una tragedia sulla neve, ancora una bambina come vittima. L'incidente oggi sulle piste del Corno del Renon nelle Alpi sarentine in Alto Adige dove la donna e sua figlia di otto anni, Emily Formisano, arrivate da Reggio Emilia, hanno noleggiato una slitta. Ma il divertimento si è subito trasformato in dramma probabilmente a causa di una inavvertenza che è costata la vita alla bimba e fa temere per quella della madre Renata, una donna di 40 anni.

Secondo le prime ricostruzioni dell'incidente, madre e figlia, a bordo della slitta devono aver sbagliato direzione e, invece di imboccare la pista riservata agli slittini, sono finite su una pista da sci 'nerà, molto ripida e proibita a chi pratica lo slittino. In base a quanto si è appreso da una prima ricostruzione dei fatti, la mamma e la bambina dovevano scendere alla stazione intermedia dell'impianto di risalita e invece sono andate fino alla stazione a monte dove ci sono tre piste.

Hanno preso la "nera" e dopo il primo muro con una pendenza del 40% hanno preso velocità e si sono schiantate contro un albero.

«È verosimile che non abbiano visto i cartelli di divieto per gli slittini che ci sono all'inizio della pista da sci», dice il responsabile del soccorso alpino del Renon e di Barbiano, Gottfried Fuchsberger.

«Una volta imboccata la pista il loro slittino deve aver preso una tale velocità che non è stato più possibile fermarne la corsa. Le piste da sci sono assolutamente proibite per gli slittini, perchè troppo ripide. Chi ci finisce con la slitta non ha scampo», spiega ancora Fuchsberger.

Madre e figlia si sono così schiantate contro un albero nel vano tentativo di frenare la corsa del loro slittino.

La bambina è morta sul colpo, mentre la madre, che ha subito un politrauma, è stata intubata e portata in ospedale a Bolzano dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites.

Sono intervenuti anche il soccorso alpino, l'assistenza spirituale e i carabinieri. Il padre, ignaro di quanto stava succedendo, intanto le aspettava a fine pista.

Pochi giorni fa, nella notte di San Silvestro, un giovane era rimasto ferito gravemente sempre con uno slittino nei pressi di un rifugio nel comprensorio sciistico Merano 2000.

Il giovane stava rientrando a casa dopo aver passato la notte festeggiando nel rifugio. Era finito contro un albero con la slitta e si era ferito gravemente.

La tragedia di oggi arriva soltanto due giorni dopo la morte di un'altra piccola sciatrice, Camilla la bimba di nove anni deceduta a Sauze d'Oulx dopo una caduta e il successivo violento urto contro una barriera frangivento. Proprio oggi la pista da sci "Imbuto" di Sauze d'Oulx è stata sequestrata dai carabinieri di Oulx e di Sestriere, su disposizione del magistrato della Procura di Torino Giovanni Caspani. Sequestrate anche, nella stessa zona, le piste "27 alta", "27 bis" e "Cresta". Il decreto di sequestro preventivo d'urgenza è stato firmato oggi dal pm dopo aver partecipato al sopralluogo insieme ai militari. Sulla morte della bambina, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone, manager e ex tecnici, della Sestrieres Spa, la società che gestisce gli impianti sciistici della Via Lattea. Gli stessi sono indagati anche nell'inchiesta sulla morte di un altro sciatore, l'ingegnere siciliano Giovanni Bonaventura, avvenuta lo scorso anno a poca distanza dal luogo dell'incidente dell'altroieri.













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