Rete Economia, le richieste alla politica 

Elezioni comunali. I vertici della piattaforma di coordinamento delle imprese hanno incontrato il candidato sindaco del centrodestra Roberto Zanin. Numerosi punti di convergenza, proposte da presentare anche al primo cittadino in carica



Bolzano. «La Bolzano che vogliamo. Le proposte delle imprese e della cooperazione» è il titolo del documento programmatico realizzato da Rete Economia-Wirtschaftsnetz per le elezioni comunali 2020 che sintetizza in 18 slides le proposte raccolte dalla piattaforma di coordinamento di Cna-Shv, Confesercenti, Coopbund e CooperDolomiti per uno sviluppo del capoluogo.

Il documento è stato presentato l’altra sera nella sede di Cna-Shv, al candidato sindaco del centrodestra, Roberto Zanin, ed al capolista Gabriele Giovannetti. A breve, analogo incontro si terrà con il sindaco uscente e candidato del centrosinistra, Renzo Caramaschi. Altri incontri ci saranno con tutte le forze politiche che vorranno confrontarsi con Re-Wn, che rappresenta una fetta importante del tessuto economico cittadino.

Claudio Corrarati, coordinatore e portavoce di Rete Economia, ha illustrato il documento, sottolineando la visione della città verso un’evoluzione smart, green, accogliente pur garantendo sicurezza, a misura di Pmi, di startup e re-startup, di giovani, anziani e lavoratori.Gianni Sarti, direttore di Cna-Shv, si è soffermato sui temi urbanistici legati agli insediamenti produttivi. Federico Tibaldo e Mirco Benetello, presidente e direttore di Confesercenti, hanno delineato le strategie per rivitalizzare i quartieri con il commercio di vicinato e scongiurare la desertificazione commerciale.

Stefano Ruele, direttore di Coopbund, è intervenuto sul temporary home per dare una casa ai lavoratori, sulla programmazione del nuovi quartieri e sullo sviluppo del Terzo settore come complemento ai servizi pubblici. Letizia Lazzaro, direttrice di CooperDolomiti, ha puntato sulla necessità di valorizzare la cooperazione su vari temi, come la casa, l’urbanistica, i parcheggi, la cultura, il sociale, lo sport.

Il candidato sindaco Roberto Zanin ha confrontato in tempo reale le proposte ricevute con il programma della sua coalizione, individuando numerosi punti di convergenza. Ha dato inoltre piena disponibilità per approfondire altre tematiche cogenti, ad esempio il futuro del Mercato Generale, e per accogliere ulteriori suggerimenti.

Documento programmatico.

Il documento elaborato da Rete Economia-Wirtschaftsnetz riassume, in 18 slides, gli spunti di riflessione e le proposte raccolte dalle quattro associazioni che compongono la piattaforma: non si limita agli aspetti economici, ma disegna la Bolzano del futuro a 360 gradi, perché imprenditori, lavoratori e soci cooperatori rappresentanti sono, prima di tutto, cittadini.

Con 11.400 imprese e 48.000 posti di lavoro nel privato, Bolzano è il motore economico dell’Alto Adige. Come tale necessita concretezza sulle grandi infrastrutture (via Einstein, galleria Monte Tondo, raddoppio viale Trento, prolungamento via Avogadro, circonvallazione e/o interramento A22) che, nella prossima sindacatura, devono trovare piena attuazione con l’avvio dei cantieri. Il tema mobilità, però, la città non può attendere la conclusione delle opere, ma necessita subito di interventi tampone (apertura a fasce orarie di ponte Resia, via Claudia Augusta, segnaletica smart che indirizzi verso le vie più libere). Le associazioni economiche ritengono che non si debba delegare tutta la programmazione residenziale all’areale ferroviario, ma occorre avviare adesso un nuovo Piano urbanistico comunale, programmando insediamenti con adeguati spazi per le attività commerciali e l’artigianato di servizio.

La visione degli imprenditori di Re-Wn disegna una Bolzano green (risanamenti energetici con l’ecobonus anche per edifici pubblici), a zero emissioni (incentivi per il cambio del parco veicoli delle imprese, delivery point diffusi per la consegna merci), smart (segnaletica, telesoccorso, domotica, incentivi per digitalizzare le piccole imprese), commerciale (rafforzando i negozi di vicinato nei quartieri anche attraverso iniziative culturali), a misura di piccola impresa (piccoli appalti, sportelli pubblici dedicati), capace di agevolare la successione per le imprese a fine corsa, in grado di dare sostegno alle persone (sviluppo della cooperazione e del Terzo settore), sicura (progetto di sicurezza diffusa e partecipata), capace di integrare, una città della cultura (eventi diffusi sul territori) e da vivere (movida multicentrica), sportiva (maggior coinvolgimento delle imprese negli eventi), capace di reagire innovandosi all’emergenza Covid. Adesso toccherà a Caramaschi valutare le proposte.

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