Rifiuti, 800 multe in un anno. Ora le sanzioni raddoppiano

Il report di Seab. Nel 2022 raccolte 51mila tonnellate di materiale: aumenta la plastica, diminuisce la carta. Per combattere l’odore di urina dei cani si testerà un macchinario per lavare i marciapiedi


Aliosha Bona


BOLZANO. La città è sempre più sporca e per accorgersene basta dare un’occhiata al dato delle sanzioni: sono state 800 in un anno, una media di oltre due al giorno per abbandono di rifiuti. Due sono le soluzioni al vaglio: il rincaro delle sanzioni e il probabile utilizzo di macchine elettriche per lavare i marciapiedi. La prima opzione è imminente. Nelle prossime settimane sarà approvata una delibera in consiglio comunale per la modifica del regolamento: i cittadini colti in infrazione pagheranno 200 euro, il doppio di quanto previsto oggi. Per le imprese invece l’ammenda si attesterà su 400 euro.
«Per queste ultime, che aderiscono al testo unico ambientale, l’abbandono è un vero e proprio reato», sottolinea Renato Spezzini, direttore dell’Ufficio tutela ambientale del Comune.

Contro odori e siccità

La siccità, anche in questo caso, è un problema. E le timide precipitazioni dei giorni scorsi non sono servite per rimuovere il forte odore di urina dei cani, specialmente in alcune zone del centro. Tanto che nelle ultime settimane il dibattito è sfociato in una serie di proposte: dall’uso della bottiglietta per lavare la pipì - che in altre città è obbligatorio - all’ipotesi di una tassa per i padroni dei cani.
La Seab, invece, testerà un nuovo macchinario. «Le temperature non ci consentono di bagnare la mattina, perché c’è il rischio che si creino lastre di ghiaccio», spiega Andrea Girinelli, responsabile dei servizi ambientali di Seab «Perciò vogliamo provare delle macchine elettriche per lavare i marciapiedi ed eventualmente proporle all’amministrazione. Ce ne consegneranno una in prova per partire. Ne verificheremo l’utilizzo e l’efficacia: vedremo quanti chilometri di marciapiedi riusciremo a coprire con un singolo operatore. I costi? Li paga il cittadino con la tariffa dei rifiuti. Non solo i proprietari dei cani».

Sempre più plastica

La conferenza stampa di Seab è stata indetta ieri in occasione della Giornata mondiale del riciclo. Una giornata utile per riflettere sui dati dell’anno passato, con l’obiettivo di migliorarli. Nel 2022 il trend è confermato: Seab raccoglie sempre più plastica e sempre meno carta. Anche se da alcuni anni in leggero calo, la raccolta differenziata rimane tendenzialmente stabile al 65%. Sono state raccolte 51.717 tonnellate di rifiuti, una quantità che è ancora sui livelli del 2020, ovvero l’8% in meno rispetto al periodo pre-pandemico. Distribuito sul numero degli abitanti, si tratta di 481 kg di rifiuti prodotti a persona. Nel 2019 ogni bolzanino aveva prodotto 522 kg di rifiuti. «Questo dimostra che gli effetti della pandemia si sentono ancora oggi, perché la quantità dei rifiuti raccolti è sempre in linea con l’andamento economico e segue i consumi dei cittadini», interviene il direttore generale, Matthias Fulterer, «Le statistiche dei rifiuti seguono i trend dei cambiamenti sociali: digitalizzazione, smart working.

Oltre al cambio della spesa al supermercato, che ha visto aumentare l’acquisto di cibi freschi imballati in plastica». A dare nell’occhio è proprio il dato della plastica: sono state raccolte 2.796 tonnellate di imballaggi: + 6,6% rispetto al 2021, e + 23% rispetto al 2019. I livelli di impurità? Rimangono piuttosto alti. Le analisi della raccolta differenziata della carta, effettuate nel 2022 da Seab, mostrano un livello di contaminazione intorno al 10-11%. La maggior parte di questi materiali estranei sono semplicemente sacchi di rifiuti indifferenziati gettati nelle campane. «I materiali, se separati secondo le regole, non sono rifiuti ma preziose risorse», l’appello dell’assessora comunale Chiara Rabini, «Oltre al sempre più importante valore ambientale, hanno anche un valore economico: Seab ha ricevuto corrispettivi per i materiali raccolti per un ammontare di 1,3 milioni di euro, che confluiscono come entrata nel calcolo della tariffa rifiuti». 













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