Rifiuti selvaggi, a Bolzano aumentano i furbi: «Si evitano le telecamere»
L’assessora Rabini: «Finora 590 sanzioni, nel 2023 sono state 1432. Le sanzioni calano quando la videosorveglianza è attiva»
BOLZANO. «Non c'è giorno che non mi arrivino foto di immondizie sul cellulare. Sono i cittadini che segnalano abbandoni accanto alle isole ecologiche. Combattiamo quotidianamente i maleducati che si sono fatti furbi. È sempre più difficile identificarli». L'assessora Chiara Rabini dice che l'impegno del Comune e di Seab è costante e che le 12 telecamere mobili che controllano 400 isole ecologiche funzionano bene. «Fino ad ora ci hanno permesso di elevare 590 sanzioni, nel 2023 erano state 1.432. Dai controlli normali ci risultano altre 250 multe contro le 650 del 2023. La sintesi è che la popolazione si è fatta più attenta».
Ma c'è un ma. «Le sanzioni - passate per i privati cittadini a 200 euro ed a 400 euro per le aziende - calano quando la videosorveglianza che legge le targhe è attiva ma tornano ad aumentare quando spostiamo gli occhi elettronici. Questo significa che i maleducati si guardano bene intorno. Si sono fatti più complicati anche i controlli manuali, quelli che effettuano le guardie ecologiche aprendo i sacchetti a terra. Fino a pochi mesi fa riuscivamo a risalire ai "colpevoli" perchè all'interno trovavamo indirizzi di casa magari attaccati ad una lettera. Oggi non accade quasi più perchè li strappano prima».
Ma chi abbandona i rifiuti? «Pendolari da fuori Bolzano, aziende e cittadini. Ultimamente abbiamo individuato qualche affittacamere del centro storico che smaltiva i rifiuti nelle strade limitrofe. Tutti già multati». Rabini spiega che le telecamere vengono spostate ogni qualvolta se ne rilevi la necessità. «Possiamo toglierle quando la situazione migliora o quando ci rendiamo conto non servono a individuare i responsabili, parlo degli abbandoni a piedi, che richiedono un diverso tipo di indagine. Posizioniamo la videosorveglianza vicino a isole presso le quali siano stati segnalati (o verificati dagli agenti di polizia ambientale o da Seab) abbandoni che si presume avvengano prevalentemente con auto. In media, ogni 2/3 mesi ne spostiamo quattro».
L'assessora ricorda inoltre che divani, televisori, frigoriferi, rifiuti delle ditte gettati in strada, costano ai bolzanini un milione di euro l'anno. «Esiste un servizio di ritiro ingombranti a domicilio che funziona bene e si può prenotare al numero verde 800 013 066. Possono essere consegnati tre oggetti per volta (materassi e reti, grandi elettrodomestici come per esempio lavatrici, lavastoviglie ecc.) e si pagano 15 euro». Rabini ricorda che gli ingombranti possono essere smaltiti al Centro di riciclaggio a Bolzano Sud o se ancora in buono stato al Centro riuso di via Comini. «Non devono essere lasciati intorno ai bidoni ed alle isole ecologiche. Il deposito abusivo - conclude - viene punito con sanzioni fino a 200 euro».