Rifiuti, stretta a Bolzano: sanzioni da 100 a 1.200 euro
Multe raddoppiate per le utenze domestiche, quadruplicate invece per enti e aziende. In media 200 euro per i privati, 400 per le imprese. In numerosi casi ulteriormente punito chi è recidivo: paga il doppio
BOLZANO. La nuova raccolta dei rifiuti, il cui cardine è il bidoncino condominiale del residuo, sta per compiere dieci anni e ha mostrato tutti i suoi limiti, legati anche (ma non solo) alla maleducazione dei bolzanini e dei pendolari da e per il capoluogo altoatesino. Ora, su suggerimento di consulenti esterni e col pieno appoggio di Commissione ambiente e Consiglio comunale, per correre ai ripari il Comune tenta di risolvere rincarando pesantemente le multe. Il nuovo sistema sanzionatorio entrerà in vigore fra pochi giorni, il 1° aprile. Si va da un minimo di 100 a un massimo di 1.200 euro. Raddoppio medio delle multe per le utenze domestiche con ulteriore raddoppio in caso di recidiva, quadruplicazione media per le utenze non domestiche, ossia per le imprese. Il che si traduce in una sanzione media di 200 euro per i privati, di 400 per le aziende (oltre alla segnalazione alla Procura).
Dieci anni, numerose pecche
Come ammette il municipio, il nuovo sistema di raccolta rifiuti, introdotto nel 2013 con l’eliminazione dei cassonetti stradali del residuo, «ha portato in parte a una non corretta gestione e smaltimento dei rifiuti, con diverse conseguenze: danni all’immagine e al decoro pubblico, danni ambientali, necessità di maggiori passaggi di pulizia, maggiori costi della raccolta dei rifiuti, perdita di frazioni differenziate per la presenza di rifiuti impropri, intralcio sulla pubblica via a causa di contenitori fuori posto, elusione della tariffa rifiuti».
Aziende da tenere d’occhio
Come scritto nella delibera del Consiglio comunale che introduce le nuove sanzioni, inoltre, «negli accertamenti svolti nel corso degli anni si è potuto constatare che l'abbandono illegale di ingenti quantitativi di rifiuti spesso avviene ad opera di enti e imprese, soggetti che dovrebbero trattare i rifiuti in modo professionale e che godono di servizi personalizzati da parte del gestore del servizio di igiene urbana».
Le sanzioni base
Il primo scaglione di sanzioni maggiorate va da un minimo di 100 a un massimo di 180 euro. Le multe andranno a chi non mette in strada allineati e chiusi i bidoncini intralciando magari il passaggio o costituendo pericolo; sanzionato anche chi non ritira contenitori o sacchi delle immondizie entro la sera del giorno in cui è previsto lo svuotamento, anche nel caso Seab non lo effettui. L’umido va conferito negli appositi bidoni solo se contenuto in sacchetti di carta: niente sacchetti di mais o plastica. In caso di recidiva, per questa fattispecie la multa verrà raddoppiata. Per imballaggi di vetro e barattolame, carta, cartone, imballaggi di plastica, l’utenza ha l’obbligo di esporre all’esterno i contenitori nei punti di raccolta indicati da Seab. Medesima sanzione è prevista per chi non rispetta l’articolo sul volantinaggio: «È vietato lanciare volantini per le strade pubbliche o aperte al pubblico o collocarli sui veicoli, comprese le biciclette». I punti di raccolta possono poi essere occupati dai contenitori solo nel giorno e negli orari indicati da Seab, non oltre.
Multe doppie in caso di recidiva
Il secondo scaglione di multe, da 100 a 500 euro, tutte raddoppiabili in caso di recidiva, riguarda chi conferisce nei contenitori del residuo rifiuti differenziabili e chi utilizza i cestini in strada per gettarvi rifiuti di grandi dimensioni o provenienti da utenze domestiche e non domestiche. Medesima sanzione verrà comminata ai concessionari e occupanti di posti vendita al mercato che non lascino il suolo pubblico loro assegnato pulito e privo di rifiuti entro un’ora dalla fine del mercato stesso; i rifiuti di grandi dimensioni (cassette, cartoni, imballaggi) dovranno essere separati dai rifiuti residui e ordinatamente disposti nell’area di mercato individuata da Seab.
Mancata pulizia
Il terzo scaglione di sanzioni, da un minimo di 200 a un massimo di 600 euro, riguarda la scorretta pulizia delle aree pubbliche esterne agli esercizi commerciali e agli esercizi pubblici, come pure la pulizia delle aree occupate per manifestazioni, spettacoli viaggianti e lunapark. Compresi anche i proprietari e gli amministratori di stabili che non provvedano alla chiusura degli accessi ai luoghi di sosta e nidificazione dei piccioni, nonché alla pulizia e sanificazione delle superfici lordate dai loro escrementi. Se non si provvede, il Comune procede d’ufficio con addebito delle spese. Stessa sanzione per chi non raccoglie in maniera separata i rifiuti differenziabili.
Cortili e giardini abbandonati
Sanzioni da 300 a 900 euro riguardano poi chi non si occupa della pulizia dei fabbricati e delle aree scoperte e dei terreni non edificati, tenendoli liberi da rifiuti, da materiali di scarto abbandonati anche da terzi, da essenze vegetali che crescano incontrollate mediante un costante e periodico intervento di sfalcio. Stessa sanzione per chi danneggia, esegue scritte o affigge sui contenitori stradali materiali di qualsiasi natura e dimensione (manifesti, adesivi eccetera).
Lavori edili e stradali
Multe inoltre da 200 a 600 euro per chi, durante l’esecuzione di lavori edili e stradali, non ripulisca le aree di pubblico transito. Sanzioni da 200 a 600 euro per chi introduce nei contenitori dei rifiuti sostanze liquide, materiale ardente o non completamente spento, materiali metallici e non in grado di causare danni ai mezzi meccanici di svuotamento, rifiuti speciali, inerti, rifiuti pericolosi, oggetti passibili di raccolta differenziata non compatibili con la destinazione specifica del contenitore.
Sanzioni doppie per le aziende
E ancora, si prevedono sanzioni per le utenze domestiche da 200 a 600 euro, e per le utenze non domestiche da 600 a 1.200 euro, per chi abbandona nei contenitori rifiuti di dimensioni tali da impedirne la chiusura del coperchio, nonché per chi abbandona tali rifiuti nei pressi dei contenitori, nonché ancora chi abbandona rifiuti di qualsiasi genere su suolo pubblico o privato soggetto ad uso pubblico.
Residui sfusi e cernita
Inoltre, multe da 100 a 300 euro a chiunque conferisca rifiuti residui sfusi, ossia non contenuti in sacchetti chiusi, allo scopo di evitare qualsiasi dispersione, cattivo odore o imbrattamento dei contenitori in cui vengono depositati. Infine, identica sanzione per chi non rispetta il divieto per gli utenti di ogni forma di cernita dei rifiuti. DA.PA