violenza

Roma, giovane bolzanino picchiato con una mazza

Il venticinquenne era in vacanza nella capitale e venerdì notte si trovava con alcuni amici a Trastevere. Avvicinato da un balordo con la scusa di chiedere una sigaretta e poi circondato da altri due: traumi alla testa e alla spalla



ROMA. Quella che doveva essere una vacanza con gli amici si è trasformata in un vero e proprio incubo per un giovane di 25 anni nato e residente a Bolzano, che nella notte tra venerdì e sabato è stato brutalmente picchiato in Piazza Trilussa a Trastevere.

I fatti: il giovane era a Roma da una settimana e stava trascorrendo una serata con un paio di amici, di cui uno studia a Roma. Era molto tardi e i tre stavano chiacchierando tranquillamente, mentre cercavano di capire come prendere un taxi per tornare a casa quando si sono avvicinati prima due e poi un altro ragazzo con il palese intento di voler attaccare briga.

Dalle prime ricostruzioni, sembrava che uno di loro abbia chiesto se il bolzanino avesse della droga da vendere, ma questo è un punto ancora da chiarire. Dalla testimonianza della vittima, in realtà, uno dei balordi voleva solo una sigaretta. Di sicuro, improvvisamente è partito il pestaggio. Senza motivo, solo per il gusto di farlo.

Sul posto è subito intervenuta un'ambulanza del 118 e i carabinieri della compagnia Roma Trastevere. La vittima è stata subito trasferita all’ospedale Santo Spirito, dove gli hanno diagnosticato traumi alla testa e a una spalla guaribili in un mese. I tre aggressori si sono allontanati a bordo di un'auto: i carabinieri si sono subito messi al lavoro per raccogliere ogni indizio. Le indagini si sono subito concentrate sui video registrati dalle telecamere della zona. In un’intervista rilasciata ad una giornalista della redazione romana di “Repubblica” il bolzanino, che ora vuole solamente dimenticare questa terribile avventura, ha raccontato di quanto sia ancora «sotto shock».

«Di certo mi hanno fatto male con il piacere di farlo - ha confidato alla cronista - Non ci hanno pensato due volte a farmi quello che ho subito. Quel colpo alla nuca è stato terribile, sferrato quando già per le botte mi era uscita una spalla dalla sua sede».

Il racconto della vicenda lascia senza parole. «Era stata una serata tranquilla e stavamo cercando di capire come contattare un taxi. Si sono avvicinati due ragazzi, intorno alle 3, e avevano un forte accento romano. Ci hanno chiesto dove andare a bere qualcosa. Gli abbiamo indicato un locale dietro alla piazza. In quel momento è arrivato un terzo ragazzo, non sembrava di quel gruppo, e ha iniziato a domandare: “Cosa ci fate qua? Avete una sigaretta?”. Era aggressivo nel tono. Ci stavano accerchiando. E gli abbiamo chiesto di andare via».

La storia diventa, se possibile, ancora più allucinante. Sempre nell’intervista rilasciata alla testata romana, il bolzanino prosegue: «All’improvviso uno dei tre mi ha colpito con un pugno. In quel momento gli altri due hanno bloccato le braccia ai miei amici per non farli arrivare in mio soccorso. Ho cercato di difendermi spingendolo via. Ma mi è uscita la spalla. Un dolore terribile. A quel punto uno dei tre si è allontanato di poco, ha tirato fuori la mazza dall’auto, è arrivato alle mie spalle e mi ha colpito alla nuca».

Ancora dolorante, il turista è scappato, cercando riparo, mentre gli aggressori cercavano di spaventare gli amici rimasti in Piazza Trilussa minacciando una rapina.

Finalmente da un locale poco lontano qualcuno si decide a chiamare le forze dell’ordine, che intervengono immediatamente. I sanitari si prendono cura del turista ferito, che viene ricoverato in ospedale con codice giallo.

Ora il giovane è rientrato in regione, a cercare un po’ di tranquillità e per provare a superare un trauma che, anche se guarirà in un mese, resterà nella memoria molto più a lungo. Insieme all’incapacità di capire da dove nasca la violenza gratuita.

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