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Ronchetti: "Giuste tutte le multe per il rosso a Bolzano, ci sono i filmati"

Il comandante dei vigili urbani spiega il boom di sanzioni: «I vigili non vanno in giro a far cassa. Fanno prevenzione e sicurezza, le telecamere posizionate dopo i gravi incidenti. A chi viene a protestare mostriamo i video»

LA NOTIZIA: a Bolzano è boom di multe per chi passa col rosso



BOLZANO. Il comandante Sergio Ronchetti ha un conto aperto con le telecamere piazzate da un anno davanti ai semafori. «Abbiamo deciso di metterle dopo tre incidenti gravi. Erano accaduti in piazza Verdi. E tutti - racconta il comandante dei vigili - con la stessa dinamica: l’auto che travolge un pedone o un ciclista sulle corsie di attraversamento. Avevano una cosa in comune le macchine coinvolte: erano passate col rosso...»

Nel 2020, primo anno di operatività, le 4 telecamere hanno fatto scattare 12.617 multe. Tante, poche? «Giuste. Ci sono i filmati, c'è poco da discutere». Con uno schema che i vigili giudicano “di comprensione”: la tv segnala solo se si attraversa la linea di stop col rosso fisso. Non col quasi rosso-ancora giallo. Ronchetti parla di “rosso acclarato”. Tanto per capirsi, un signore, plurirecidivo, è stato multato 12 volte. Ma la pandemia ha fatto il resto. Nell’anno del virus si sono sofferti 961 incidenti ( 1170 invece l'anno prima), di cui 426 con feriti. Ma “solo” 66233 i verbali, circa 600 in meno rispetto al 2019. Questo il totale delle multe. Al loro interno, meno anche le sanzioni per l’entrata impropria in Ztl, 11573, e quelle emesse direttamente dai vigilantes Seab, quasi 11 mila. Per il comandante non è stato un anno come un altro.

Meno multe. Vuol dire meno auto in movimento nel 2020?

Non solo. Certo, nei mesi del lockdown duro c’è stata una netta diminuzione della circolazione. Ma in tutti gli altri mesi è ripresa con un ritmo molto elevato.

Dunque?

C'è da dire che le nostre pattuglie sono state impegnate nelle operazioni congiunte per il contrasto alla pandemia. Molti agenti sulle strade, tanti nel centro storico. C’erano da applicare le ordinanze comunali, c’erano da far rispettare i protocolli.

Si può dire allora che 66233 multe sono poche?

Sono evidentemente giuste. Ma una cosa è certa: i vigili non vanno in giro a far cassa. Fanno prevenzione e sicurezza.

Questa accusa transita molto, anche tra i lettori, a proposito delle multe per il passaggio col rosso. Ma è sempre rosso ?

Le racconto cosa accade quando arriva l’automobilista sanzionato al comando per protestare.

Prego.

La prima cosa che dice è che non è vero, che al massimo era giallo appena scattato. Allora lo si invita a seguirci nella sala dei filmati. Vede, qualche minuto di silenzio per riguardare le riprese e dice: non credevo. Poi aggiunge: mi dite dove posso pagare?»

Ma la telecamera quando scatta?

Solo se si supera la linea d’ingaggio dell'incrocio col rosso conclamato. In realtà il codice sanziona anche chi passa col giallo già in funzione ma abbiamo voluto essere tolleranti. L’altra tolleranza riguarda i tempi: il giallo fino a poco fa scattava dopo tre secondi, lo abbiamo portato a quattro.

Qual è dunque la ragione di fondo delle tv agli incroci ?

La dissuasione. Vogliamo mettere l'automobilista il più possibile sull’avviso. È una questione di sicurezza: passare col rosso significa quasi sempre aumentare la velocità e abbassare il controllo lucido della situazione. Ma negli ultimi tempi abbiamo introdotto un altro elemento in termini di dissuasione: prima di ogni incrocio controllato esistono cartelli che segnalano con chiarezza che si tratta di un tratto monitorato dalle telecamere. Più di così...

Quali sono le sottocategorie che più incidono sul monte sanzioni ?

Secondo i dati, le cinture di sicurezza. Ancora in molti non le indossano. Anche se ormai dovrebbe essere un automatismo, appena entrati in auto. Non è così. Ci sono state 376 guidatori sanzionati. Anche in questo caso, ecco che l’azione dei vigili riguarda soprattutto la sicurezza di chi è alla guida e di chi potrebbe incrociare».

È sempre un atteggiamento alla guida che non cura la sicurezza all'origine degli incidenti?

Sempre. Tranne eventi straordinari. Come frane o qualcosa di simile. Non la pioggia. In quest'ultimo caso serve rispettare i limiti che si prevedono ancora più bassi.

Insomma cosa altro combinano i bolzanini?

Ad esempio telefonano col cellulare in auto. Sono state 515 le multe per questo, nonostante oggi esistano innumerevoli tecnologie al riguardo. Poi 37 sanzioni per guida in stato di ebbrezza, 537 per assicurazione scaduta. E abbiamo ritirato 57 patenti. Erano atti dovuti.

E i ciclisti? Esentati?

Assolutamente no. Tra uso improprio di marciapiedi, assenza di luci sul mezzo, telefonini e passaggi col rosso, perché capita anche a loro purtroppo, abbiamo elevato quasi mille contravvenzioni. P.CA.













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