Sardine in piazza il 13 dicembre
Il movimento. Dopo il successo di Trento, arriva Bolzano. Ma non c’è ancora il «sigillo» del movimento nazionale Il manifesto: «Siamo stufi del linguaggio di odio. Cari populisti, per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero»
Bolzano. Anche a trento le sardine hanno riempito la piazza. seimila persone, la stima più ottimista dell’evento di venerdì sera. i bolzanini sperano di fare il bis. l’appuntamento è per venerdì 13 dicembre alle ore 18.30 in piazza mazzini.
Le sardine, il movimento auto-organizzato partito da bologna, è la novità politica dell’anno. imprevista nel suo successo, che si replica piazza dopo piazza. la pagina facebook «sardine bolzano-bozen» era arrivata ieri sera a 1983 like. previsioni su venerdì a bolzano per scaramanzia non vengono fatte. «speriamo di riempire la piazza», annuncia manuel zorzetto, uno degli organizzatori.
Al momento c’è un problema nel movimento bolzanino partito accidentato a causa della vicenda delle due pagine «concorrenti», poi riunite.
La manifestazione di venerdì non è stata ancora «accreditata» sulla piattaforma nazionale coordinata dai fondatori del movimento. nella pagina «6000 sardine» sono elencati gli «eventi ufficiali». sul 6 dicembre compare la piazza di trento. per il 13 dicembre vengono annunciate le manifestazioni di bergamo, udine, venezia e prato. bolzano non compare ancora. «caricheranno anche la nostra data», riferisce adriano moruzzi, un altro degli amministratori della pagina di bolzano, «siamo in contatto con un paio dei ragazzi di bologna. aspettano ancora qualche informazione, ma non dovrebbero esserci problemi». ogni partecipante è invitato ad arrivare in piazza mazzini con i disegni delle sardine. ci saranno letture di testi e canzoni («bella ciao» è onnipresente). sulla pagina tutti vengono invitati a segnalare eventuali testi che vorrebbero leggere al microfono.
E questo è il «manifesto» delle sardine bolzanine: «Dopo le bellissime piazze piene di tutta Italia, siamo pronti anche noi a riempire la nostra. Siamo stufi del linguaggio d’odio che ogni giorno dobbiamo subire. Cari populisti, per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara. Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare. Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto. Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto».
Superato il problema della presenza iniziale di Max Maglione nel primo gruppo, la pagina riunificata è ora gestita da Giovanni Gottardo, Nausicaa Moccellin, Manuel Zorzetto, Anna Zamperetti e Adriano Moruzzi. A Diego Laratta, tra i giovani promotori, è stato chiesto di fare un passo indietro, in quanto iscritto al Pd. Le Sardine vogliono tenere lontano ogni rischio di strumentalizzazione o sovrapposizione da parte di partiti. FR.G.
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