Schianto con l'alianteE' morta anche Sabrina

Una picchiata improvvisa, poco dopo aver sorvolato la cima Lago Nero, sul Corno del Renon. Quaranta metri di caduta libera. Il pilota, Alessandro Muzzarelli, 54 anni è morto sul colpo. Sabrina Salaris, 36 anni, consigliera comunale a Merano è morta dopo tre giorni di agonia


Gianfranco Piccoli


RENON. Una picchiata improvvisa, poco dopo aver sorvolato il Corno del Renon, 40 metri di caduta libera prima dello schianto dell’aliante su un pendio coperto dai mughi. Alessandro Muzzarelli, 55 anni, tecnico della Telecom, pilota esperto, è morto sul colpo.

Ed è morta, dopo tre giorni di agonia, anche Sabrina Salaris, 36 anni, notissimo consigliere comunale di An a Merano: era lei a sedere sul posto del passeggero alle spalle di Alessandro Muzzarelli. L’aliante, un Grob Twin Astir, un modello biposto solitamente utilizzato per i voli di addestramento, era stato trainato dall’aeroporto San Giacomo e sganciato, secondo alcuni testimoni, all’altezza di Bressanone. Ieri, a detta degli stessi amici della vittima dell’Aeroclub Bolzano, c’erano le condizioni ideali per il volo, sia di visibilità, sia di correnti termiche, quelle sfruttate dall’aliante per solcare il cielo. Una giornata estiva splendida, una vista mozzafiato sulle montagne dell’Alto Adige. Muzzarelli, tecnico della Telecom, sposato e padre di due figlie, era considerato in assoluto uno dei piloti più esperti e prudenti.

L’incidente è avvenuto di fronte a numerosi testimoni. Tra questi Lorenz Mur, gestore del rifugio Lago Nero, a 2070 metri di quota, quello che si trova all’arrivo della funivia del Corno del Renon. L’aliante ha sorvolato il rifugio senza problemi una prima volta, poi è tornato verso la valle ed è rientrato («a bassissima quota», ha detto Mur) sopra la cima Lago Nero. A quel punto la tragedia: l’aliante è rientrato verso la valle, in direzione Ovest, ma non è riuscito a superare il cono della montagna: all’improvviso è sceso in picchiata, schiantandosi (mancavano pochi minuti alle 18) dopo quaranta metri di caduta libera su un letto di mughi, che hanno solo in parte attutito l’impatto.

Sono stati due turisti trentini, in quel momento fermi ad osservare il paesaggio dolomitico in un punto panoramico, a chiamare il 118 e dare l’allarme. I primi ad arrivare sul luogo dello schianto sono stati i volontari del soccorso alpino del Renon, coordinati dal comandante Gottfried Fuchsberger. I rottami dell’aliante erano poco più a valle del rifugio, a circa trecento metri in linea d’aria. Muzzarelli è morto sul colpo, mentre Sabrina Salaris (alle sue prime esperienze di volo) dava ancora segni di vita. Ci sono volute però le pinze idrauliche dei vigili del fuoco, portate in quota, per liberarla dalle lamiere.

Restano un giallo le cause dello schianto, anche perché l'autopsia su Muzzarelli ha escluso un malore precendete all'incidente. Gli stessi amici della vittima, anche alla luce del racconto dei testimoni, non riescono a dare una spiegazione a quella picchiata improvvisa.













Altre notizie

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: il conflitto rapido è solo una illusione

Gli ospedali di Trento e Rovereto, così come quelli di Vienna e Innsbruck, sono pieni di feriti trentini. L’autunno è alle porte e il raccolto è stato magro. L’illusione di una guerra rapida si è infranta contro una dura realtà. In Galizia la guerra va male, mentre i giornali esaltano l’eroismo dei soldati.

Attualità