Sciopero generale, 600 in corteo a Bolzano. Alta l'adesione nell'industria pesante
All’Aluminium il 90% dei lavoratori ha incrociato le braccia. I segretari di Cgil e Uil: «La manovra del governo condanna il Paese a un futuro di austerità, a rischio i redditi bassi e i pensionati» (foto Ansa)
BOLZANO. Alta la partecipazione allo sciopero generale nell'industria pesante in Alto Adige. Dai primi dati di adesione allo sciopero, all'Aluminium ha scioperato il 90%, alle Acciaierie 80% e all'Iveco il 60% dei lavoratori.
Nel capoluogo un corteo con circa 600 persone è partito da piazza Mazzini per raggiungere il Commissariato di Governo. Particolarmente sentita in provincia di Bolzano la questione del mancato adeguamento dei salari e delle pensioni al tasso dell'inflazione reale sul territorio, come ribadito in piazza dai segretari Cristina Masera (Cgil/Agb) e Mauro Baldessari (Uil/Sgk).
"Sono soprattutto le persone con redditi bassi, tra cui molti anziani, a essere colpiti. L'alto costo dei beni di consumo quotidiani e l'inflazione sopra quella media italiana hanno eroso salari e pensioni ed espongono il ceto medio basso al rischio di povertà relativa e spesso all'impossibilità di sostenere una spesa imprevista", hanno precisato Masera e Baldessari.
"La manovra del governo condanna il Paese ad un futuro di austerità. Non trovano risposte l'emergenza salariale, la precarietà lavorativa, il progressivo assottigliamento del welfare. Il Governo strizza l'occhio agli evasori fiscali e condanna chi regolarmente paga le tasse ovvero lavoratori dipendenti e pensionati. Questa manovra finanziaria è decisamente penalizzante per le persone che rappresentiamo che invece chiedono giustizia economica e fiscale, attraverso l'adeguamento dei salari e delle pensioni, tra i più bassi d'Europa", hanno concluso i segretari di Cgil-Agb e Uil-Sgk.