l'emergenza

Sos bollette e rischio sfratto, inquilini sempre più in crisi 

Caro Energia: per Centro Casa e Proprietà Edilizia il fondo garanzia della Provincia non va. «Dovrebbe essere finanziato dai proprietari ma così si rischia di far salire ancor più gli affitti»


Valeria Frangipane


BOLZANO. «Così non va, rischiamo di far salire ancor più affitti già molto alti alla vigilia di un inverno che si annuncia drammatico».

Fronte comune - insolito - tra Maurizio Surian (Centro Casa) e Alberto Boscarolli (Associazione piccola proprietà edilizia), contro il fondo di garanzia anti-sfratto a cui sta lavorando la Provincia che dovrebbe essere finanziato dai proprietari: «Non ci convince nel modo più assoluto. Strutturato in maniera complessa e complicata con oneri a carico del locatore, non solo appare di difficile realizzabilità - dicono i presidenti - ma, se approvato, potrebbe non trovare nessuna applicazione».

La questione centrale sempre la stessa: caro bollette, caro energia e spese condominiali alle stelle mettono in ginocchio gli inquilini sempre più a rischio sfratto (196 le ultime richieste in tutto l’Alto Adige).

«Ma non se la passano meglio i proprietari - dice Boscarolli - che visto il periodo possono anche non riuscire a pagare le spese e rischiare così l’esproprio della casa. Attenzione perchè si rischiano conflitti di carattere sociale».

Le due associazioni auspicano un confronto con l’assessorato all’edilizia e propongono come soluzione la creazione di un Fondo per la morosità incolpevole che già esiste nel resto del territorio italiano. «Si tratta dell’unico strumento reale per affrontare le gravi tematiche legate al mancato pagamento degli affitti».

Surian e Boscarolli ricordano che tra il 2014 ed il 2016 avevano già raggiunto un’ipotesi di protocollo d’intesa che, però, ha trovato difficoltà di realizzazione per problemi burocratici. «Il fondo a cui lavora la Provincia - precisa Boscarolli - è invece complesso e finisce per gravare sul proprietario che molto difficilmente potrà dare un contributo significativo che poi riverserà sull’inquilino, perchè queste sono le leggi di mercato. Ricordo che a Trieste avevano un sistema in parte di questo genere e credo sia fallito miseramente».

Surian e Boscarolli esprimono preoccupazione anche per altre problematiche come il rincaro delle bollette energetiche con i risvolti legati al conseguente aumento delle spese condominiali e l’applicazione della nuova norma provinciale sull’Imi.

Sul tema del caro energia, le due associazioni, avvieranno una serie di incontri, con i vari soggetti coinvolti a livello locale, per proporre e trovare soluzioni per permettere alle famiglie di affrontare le spese.













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