sanità

Sos over 50, in Alto Adige tumori in aumento: insufficienti i controlli al colon 

Sono 2.968 gli altoatesini che ogni anno si ammalano di tumore. Fondamentale la diagnosi precoce: alta (95%) per Pap test e Hpv, al 67% per il seno e solo al 33% per il tumore al colon


Valeria Frangipane


BOLZANO. Sono 2.968 gli altoatesini che ogni anno si ammalano di tumore e si tratta soprattutto di over 50. L’aumento lieve ma costante è dovuto all’invecchiamento della popolazione (cala però l’incidenza) e a troppo fumo e troppo alcol mentre la malattia da inguaribile si è fatta cronica, grazie a farmaci di nuova generazione ed a trattamenti superspecialistici.

Fondamentale per salvarsi la vita la diagnosi precoce che resta altissima per Pap test, Hpv e mammografia ma insufficiente per le neoplasie al colon, seconda causa di morte tra chi si ammala di tumore sia per gli uomini che per le donne.

Questa la sintesi dell’incontro organizzato in occasione della Giornata contro il cancro dall’Assistenza tumori Alto Adige (Krebshilfe), presidente Ida Schacher Baur.

Sul banco dei relatori Guido Mazzoleni, responsabile del registro tumori, Martin Steinkasserer, primario di Ginecologia al San Maurizio e Christoph Leitner, direttore reggente di Medicina Interna a Brunico.

Tumori più frequenti: uomo prostata e donna seno.

Tra il 2015 ed il 2019 in Alto Adige si sono registrati in media 2.968 casi l’anno (1.642 uomini e 1.326 donne).

Negli uomini il cancro alla prostata è uno dei più comuni (25% di tutti i casi), seguito da colon (11%), vescica (10%), polmoni (10%) e melanoma (4%).

Le donne si sono ammalate soprattutto di tumore al seno (29%), colon (10%), polmone (7%), melanoma (5%) e utero (4%). Non sempre la cura riesce: in media 1.151 persone muoiono ogni anno in Alto Adige (dati riferiti al periodo 2017-2021). Più uomini (617) che donne (534). Il numero di nuovi casi diminuisce tra i pazienti di sesso maschile e resta stabile per le donne. In calo negli uomini è la diagnosi di cancro al colon e melanoma. Tuttavia si registra un leggero aumento dei nuovi casi di cancro alla prostata. Per le donne si registra un lieve aumento di nuovi casi di cancro al seno.

Nel caso della prostata più che raccomandata la prevenzione, spesso snobbata. Di recente il primario di Urologia del San Maurizio - Armin Pycha - è stato efficace: «Sono le compagne a prenotare le visite di controllo per i loro uomini, vorrei sapere quanti maschi fanno il contrario. Serve un cambio di mentalità e di passo».

La diagnosi precoce: «Non dovete avere paura»

«Partecipare ai programmi di screening gratuiti dell’Asl, rispondere alle lettere di invito che arrivano a casa senza metterle da parte per paura, è un modo efficace per salvarsi la vita». Guido Mazzoleni, collaboratore del Registro tumori della provincia di Bolzano, ricorda che l’Alto Adige offre tre diversi screening. Collo dell’utero, seno e colon. «Possibilità di diagnosi precoci percepite in misura diversa». Se il 95% delle donne si controlla col Pap test o il test Hpv ed il 67% (si può fare di più) con la mammografia, la diagnosi precoce del cancro al colon-retto coinvolge solo il 33% degli interpellati di entrambi i sessi. «E non va affatto bene».

L’impatto del Covid

«La pandemia - riprende Mazzoleni - ha avuto un impatto sulle diagnosi. Il numero di esami preventivi è diminuito e quindi le diagnosi precoci. La conferma arriverà solo a fine anno quando saranno elaborati i dati 2020 e 2021. Uno studio sul cancro al seno ed all'intestino, pubblicato su "I numeri del cancro 2021", che comprende 19 anatomie patologiche mostra che il numero di interventi chirurgici in Italia durante la pandemia è diminuito in modo significativo, mentre in Alto Adige l'assistenza sanitaria in gran parte è rimasta stabile».

Tumori ginecologici.

Per il primario Martin Steinkasserer, la ricerca sta compiendo progressi significativi nel campo della lotta alle neoplasie ad utero, ovaio, cervice uterina e vulva. Fondamentale che i trattamenti dei tumori meno frequenti siano adeguate e - come raccomandano le società scientifiche - concentrati in un unico centro superspecialistico per offrire alle pazienti le migliori terapie.

Le regole anticancro.

Christoph Leitner, direttore del day hospital oncologico dell’ospedale di Brunico, ricorda le regole per ridurre il rischio di cancro. Niente fumo, alcol, attenzione al peso, dieta sana, si all’attività fisica, no all’ eccessiva esposizione al sole (no lettini abbronzanti), attenzione al radon tra le mura di casa, sì all’allattamento al seno, si alle vaccinazioni dei bambini (contro l'epatite B e contro il papillomavirus). «E partecipate sempre ai programmi di screening».

 













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