«Spuntava dal fiume Abbiamo visto il corpo dalla riva» 

Il rinvenimento. Parla Markus Bertignoll, presidente vigili del fuoco volontari Bassa Atesina «L’avvistamento è stato fatto dal gruppo addetto al monitoraggio delle sponde:  si trovava ad una profondità di un metro e mezzo. Il corpo era fermo in un’ansa dell’Adige»


Antonella Mattioli


Bolzano. «stavano perlustrando l’argine sinistro dell’adige quando, due vigili del fuoco del corpo dei volontari di egna, hanno notato che nel punto in cui il fiume fa un’ansa, c’era qualcosa. si sono avvicinati, hanno guardato meglio e hanno avuto la certezza che quello che si intravedeva in mezzo a grossi sassi, era il corpo di una donna». markus bertignoll, presidente dell’unione distrettuale dei vigili del fuoco della bassa atesina, era nella sede di egna quando, ieri pochi minuti prima delle 10, via radio è arrivata la chiamata che i familiari attendevano dal 5 gennaio.

Giorno in cui hanno capito che non avrebbero più rivisto laura e peter.

Inutile farsi illusioni: due persone come loro - legate alla famiglia, in particolare alla madre anziana di lei, abituate a parlare almeno un paio di volte al giorno con la figlia madè che vive e lavora a monaco dove si sta specializzando in ortopedia e traumatologia - per nessuna ragione al mondo avrebbero staccato i telefoni intorno alle 21 del 4 gennaio, per non riaccenderli mai più. gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore igor secco e dalla collega federica iovene, si sono convinti che i corpi fossero nell’adige dal giorno in cui sono riusciti a far coincidere i tasselli degli spostamenti di benno neumair la sera del 4 gennaio: l’ultimo ad averli visti nella casa al civico 22 di via castel roncolo. l’esame delle telecamere, incrociato con quello delle celle telefoniche, li ha portati sulla strada che dall’inceneritore, dopo 4 chilometri e mezzo, arriva fino al ponte della discarica ischia-frizzi. sul parapetto del ponte è stata rinvenuta una traccia di sangue compatibile con quello di peter. secondo gli inquirenti - che nella notte tra il 28 e il 29 gennaio hanno arrestato per duplice omicidio e occultamento di cadavere il figlio benno - è da quel ponte che il giovane, poco prima delle 22 del 4 gennaio, avrebbe gettato i genitori dopo averli ammazzati nell’appartamento di via castel roncolo. una ricostruzione questa che i legali hanno sempre definito fantasiosa.

Dove è stato individuato esattamente il corpo di Laura Perselli?

È stato rinvenuto a Laghetti nel comune di Egna, poco a nord del ponte di San Floriano, vicino all’argine sinistro dell’Adige. Ci speravo, ma temevo che non avremmo mai trovati i corpi dei coniugi Neumair-Perselli. Sono anni che faccio parte del corpo dei vigili del fuoco volontari di Egna e non mi era mai capitato di individuare il corpo di qualche disperso nella nostra zona. Questa volta le cose sono andate diversamente e sono contento, perché il lavoro dei vigili è riuscito a restituire alla famiglia almeno uno dei due corpi. Potranno seppellirlo e avere un luogo dove andare a portare un fiore.

Importante è stato anche l’intervento di abbassamento del livello dell’Adige.

Non c’è dubbio. È stato abbassato di una trentina di centimetri. Il corpo era circa ad un metro, massimo un metro e mezzo, di profondità. La corrente lo ha trascinato ad una quindicina di chilometri dal ponte della discarica Ischia-Frizzi e si è fermato vicino ad una specie di isolotto, dove il fiume fa un’ansa.

Il merito del ritrovamento è soprattutto delle decine di volontari che da un mese sono impegnati nelle ricerche.

Solo oggi nelle ricerche (ieri, ndr) sono stati impegnati tredici corpi volontari del distretto della Bassa Atesina. Parliamo complessivamente di 150 persone. Dal Safety Park di Vadena fino quasi al confine con il Trentino, l’area è stata suddivisa, assegnata alle diverse squadre e battuta centimetro per centimetro.

Chi lo ha trovato?

Il gruppo addetto al monitoraggio degli argini formato da due vigili. Sono stati loro ad accorgersi. Il corpo si trovava a pochi metri dalla riva, ma non era facile vederlo. Per il recupero è intervenuto il nucleo sommozzatori formato sempre da nostri volontari.

Secondo lei, il corpo di Peter Neumair si trova lì vicino al punto in cui è stato rinvenuto quello della moglie Laura?

Impossibile rispondere. Può essere lì come essere stato trascinato dalla corrente fino a San Michele, oppure ancora più giù. Si potrebbe cercarlo per giorni e non trovarlo. Oppure scorgerlo in qualche ansa, com’è capito oggi. Nella peggiore delle ipotesi un giorno - difficile dire quando - lo troveranno alla diga di Mori.

Domani (oggi, ndr) riprenderete le ricerche?

Non sappiamo ancora cosa decideranno di fare gli investigatori. Noi siamo a disposizione.













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