Strage stradale di Lutago “10 milioni da sequestrare” 

Lo chiede l’assicurazione Assimoco spa. Ha messo a disposizione la somma ma intende sottrarsi agli effetti della mora per eventuali lungaggini, Uno dei feriti in coma irreversibile


MARIO BERTOLDI


Bolzano. I 10 milioni di euro messi a disposizione dall’assicurazione «Assimoco spa» a seguito della strage stradale del 5 gennaio scorso a Lutago (sette vittime e otto feriti, tra cui uno ancora in gravissime condizioni) non sono sufficienti a coprire le responsabilità in sede civile di Stefan Lechner, il giovane altoatesino che la notte della tragedia si trovava alla guida della sua potente «Audi TT Coupè» completamente ubriaco. L’inchiesta della Procura penale è ancora in corso. La perizia disposta dal giudice con incidente probatorio non è ancora stata depositata ma la responsabilità del giovane automobilista è comunque fuori discussione. Lo scrivono anche i carabinieri nella relazione di servizio consegnata alla magistratura in cui si afferma, senza mezzi termini, che «il sinistro è ascrivibile a responsabilità di Stefan Lechner per intero». Nella relazione si sottolineano due particolari fondamentali: le condizioni psicofisiche dell’automobilista (che aveva nel sangue un tasso alcolemico quattro volte superiore al massimo consentito e la velocità dell’auto «non commisurata alle situazioni ambientali», attraversando - tra il resto - in piena notte un centro abitato. La vettura piombò su un gruppo di giovani turisti germanici che avevano scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza in valle Aurina. Come noto in sette persero la vita, altri otto rimasero feriti. Per uno dei feriti non ci sono però più speranze di un recupero. Si tratta di un giovane in coma dalla notte della tragedia, Secondo le ultime valutazioni mediche lo stato di coma è irreversibile ed il paziente, anche in caso di sopravvivenza, avrà un’esistenza allo stato vegetativo con una invalidità permanente totale. Secondo i criteri risarcitori applicati nei tribunali italiani, ai famigliari di ogni vittima spetterà un risarcimento di almeno un milione di euro. Ecco il perchè è fuor di dubbio che i 10 milioni messi a disposizione dall’assicurazione (che dopo le spese sostenute per le prime incombenze sono diventati 9 milioni e 750 mila) risulteranno insufficienti. Dunque sarà il giudice a dover procedere ad una ripartizione della somma. I tempi della decisione potrebbero non essere molto ristretti. Dunque per evitare di vedersi addebitare eventuali interessi legali tra l’incidente ed il momento della liquidazione del danno, gli avvocati della compagnia «Assimoco spa» (Daniele Cattaneo del Foro di Milano e Werner Kirchler del Foro di Bolzano) hanno depositato al tribunale un ricorso per sequestro liberatorio dell’intera somma messa a disposizione. L’effetto che otterrà l’assicurazione è quello di sottrarsi agli effetti della mora: la somma messa a disposizione - in caso di accoglimento dell’istanza - sarà affidata ad un custode e gestita in tutto e per tutto dal magistrato competente. L’udienza davanti alla giudice civile Silvia Rosà è stata fissata al 29 settembre prossimo.













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