Stretta su scuole, bar e ristoranti 

Le regole. Giunta riunita ieri e oggi per decidere sul Dpcm del governo. Kompatscher: «Valutiamo le misure utili, ci sganciamo se serve» Tra le ipotesi didattica a distanza alle superiori. No di Palazzo Widmann ai locali chiusi alle 18; «Meglio coprifuoco generale alle 22»



Bolzano. Non sarà un lockdown, ma anche in alto adige arriverà una stretta per raffreddare la propagazione del covid-19 ed evitare il collasso degli ospedali. misure su scuole superiori, bar e ristoranti, cinema e teatri, sport, impianti sciistici, coprifuoco serale, forse sui collegamenti extra regionali.

La situazione fino a ieri sera era fluida, legata al nuovo dpcm del governo conte, in fase di limatura, e che dovrebbe entrare in vigore domani con validità fino al 24 novembre. una volta definita la strategia nazionale, la giunta provinciale deciderà se recepire il dpcm per intero o solo in parte, come probabile. il presidente arno kompatscher è stato collegato per tutto il pomeriggio di ieri con la conferenza stato-regioni. la giornata si è aperta con la riunione video preparatoria con tutti i sindaci. alle 19 kompatscher ha guidato una seduta informale della giunta (on-line) per delineare la strategia. sono uscite alcune linee. nuova seduta questa mattina, quando dovrebbe essere disponibile il dpcm definitivo. l’alto adige continuerà ad avvalersi della possibilità di emanare proprie ordinanze non allineate con le regole nazionali. nella giunta ci sono orientamenti differenti ma kompatscher precisa: «siamo tutti d’accordo che il contagio vada raffreddato e che servano misure mirate, sensate. ci distanzieremo dal dpcm solo se ha un senso rispetto alle nostre peculiarità». il governo punta a riportare la didattica a distanza alle scuole superiori nella misura del 75 per cento: coro di no tra i governatori e anche nella giunta di bolzano. conferma l’assessore giuliano vettorato: «programmare una dad al 75 per cento sarebbe un lavoro quasi impossibile. piuttosto andiamo al 100% fino al 24 novembre». il governo prevede la chiusura di bar e ristoranti alle 18. la provincia non ci sta, annuncia kompatscher: «significherebbe stroncare definitivamente una categoria. la mia controproposta al governo è stata questa: prevediamo il coprifuoco generale dalle 22 alle 5 di mattina. chiuse tutte le attività, si gira solo per esigenze di lavoro o comprovate necessità. e dalle 18 nei locali vengono serviti solo i clienti al tavolo. dobbiamo provare a salvare l’economia e l’attività delle scuole». prosegue kompatscher: «abbiamo una occasione. a breve inizierà nelle scuole la settimana sharm. usiamo questi giorni di stop per frenare il contagio e ragioniamo sulla didattica a distanza per le scuole superiori». il dpcm prevede lo stop alla attività sportiva dilettantistica, come già previsto in alto adige. ma l’azione del governo si preannuncia molto più larga, con ipotesi di chiusura di cinema, teatri, palestre, piscine, impianti di risalita, sale gioco. e per ridurre i contatti, il governo punta alla chiusura domenicale di centri commerciali e ristorazione.

Agire sui Comuni

Kompatscher difende questa strategia: «Sono d’accordo per una linea di base valida per tutto il territorio, con la possibilità di interventi mirati nei Comuni per isolare i focolai». Ai sindaci Kompatscher ha prospettato un modello di ordinanza sul modello di Sesto Pusteria e Monguelfo-Tesido: qui da poco più di una settimana vige l'obbligo di mascherina, bar e ristoranti devono chiudere alle ore 18, e tutte le manifestazioni culturali, sportive e del tempo libero sono annullate. FR.G.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

L'intervista

Silvio Zanetti: «A 88 anni ho sposato Dolores: mi dà tanta felicità»

Bolzanino, il 16 aprile ha festeggiato il traguardo dei 90 anni. In via Rovigo è un’istituzione, dopo che negli anni Sessanta si è messo in proprio aprendo una cartolibreria: «Ho fatto fortuna fornendo la cancelleria a scuole, ospedali, pubbliche amministrazioni, caserme» (Foto di Rosario Multari)


Antonella Mattioli

Attualità