Bolzano

Studentati, nuovi criteri per sbloccare i cantieri

Tornano in auge le proposte presentate dai privati, fino ad ora bocciate. E così la Dalle Nogare di Trento rilancia il progetto di via Volta: 250 posti con palestra e biblioteca



BOLZANO. Si apre un varco per gli studentati. Il Comune sta infatti ridisegnando le specifiche per l’ammissione delle proposte costruttive, oggi a tal punto rigide da aver indotto le commissioni a respingere già molti iniziative da parte dei privati . A loro volta a lungo sollecitati dalla Provincia di mettere a disposizione terreni e immobili.

«Ma senza nuovi studentati è a rischio lo sviluppo stesso dell’ateneo» hanno minacciato i vertici di Unibz. Primo segnale: si ripresenterà il progetto della Dalle Nogare di Trento a ponte Resia. «Abbiamo allegato la documentazione relativa al chiaro interesse pubblico della nostra iniziativa» spiega il titolare dell’impresa, Nicola Dalle Nogare. Ed è definito l’impianto complessivo del nuovo studentato.

Si tratta di un edificio contemporaneo che offre la possibilità di ospitare 250 posti letto. «Seguendo le indicazioni provenienti dall’università - dice a sua volta l’architetto Saccani - è previsto che la struttura contenga un auditorium, una palestra, spazi verdi comuni, luoghi di studio e una biblioteca». In sostanza, la formula del campus.

L’integrazione della documentazione comprende anche una serie di dati di contesto: la vicinanza con la rete delle ciclabili, la posizione rispetto alle vie di comunicazione con il centro e con l’autostrada, trovandosi il terreno a fianco di ponte Resia, al termine della via Volta. Poi esiste anche un ulteriore elemento che ha spinto il direttore dell’ateneo Günther Mathà a spendersi sia in Comune che in Provincia per sollecitare l’approvazione di questa struttura (accanto all’altra proposta in campo nell’ex Bic sempre a Bolzano sud ): la vicinanza con la futura facoltà di Ingegneria prevista al Techpark.

«Lì, attendiamo per il 2023, almeno 400 persone tra nuovi studenti e docenti. Senza uno o più studentati nei pressi - ha chiarito il direttore - rischiamo di perdere i potenziali candidati». La Dalle Nogare, in quel suo terreno di circa 10 mila metri quadri ha già costruito un Hotel B&b e ritiene che tra le due costruzioni possa instaurarsi una complementarietà d’uso: «Per i ragazzi lo studentato costruirebbe una opzione soprattutto in vista di Ingegneria - argomenta Nicola Dalle Nogare - mentre per i professori l’hotel è in grado di offrire soggiorni più brevi e a misura di lezione».

È questa una formula più volte messa in campo da Unibz stessa per programmare il proprio sviluppo in termini di nuove iscrizioni. Oggi in emergenza: almeno il 30% dei ragazzi che avevano superato quest’anno i test di ammissione hanno rinunciato per la mancanza di posti nei pochi studentati oggi attivi o peggio il caro casa nel mercato degli affitti privati. In conclusione, il Comune dovrebbe ora riesaminare il progetto che insiste sui terreni ex Telecom in via Volta (era stata prevista la sua conclusione per l’anno accademico 2022-2023 ma gli ultimi ostacoli la faranno slittare di almeno un anno) e poi essere in grado di sbloccare molte tra le altre proposte già in campo da mesi per integrare la scarna offerta di posti letto per studenti a Bolzano. E la Zona appare sempre più come il luogo privilegiato per avviare questo sviluppo, vista la sua nuova identità anche culturale.













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